Home Attualità Si svilupppa la mobilitazione degli insegnanti precari di lingue

Si svilupppa la mobilitazione degli insegnanti precari di lingue

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Una numerosa e vivace delegazione di insegnanti precarie di lingue e letteratura straniera si è incontrata con il professor Francesco Panero del Dipartimento di Lingue dell’Università di Torino per affrontar la gravissima situazione derivante dal fatto che in Piemonte non sono stati attivati, a differenza di quanto è avvenuto nelle altre regioni italiane, i corsi Pas – Percorsi Abilitanti Speciali, appunto, per lingue straniere. Ancora una volta abbiamo ribadito che questa situazione determina un’inaccettabile disparità di trattamento a danno delle centinaia di colleghe e colleghi precari che vivono e lavorano in Piemonte che rischiano seriamente di vedersi scavalcati dai colleghi che avranno conseguito questo titolo in altre regioni.
Il professor Panero ha ricostruito sinteticamente la vicenda al fine di spiegare quanto stiamo verificando ed ha posto l’accento sulla ristrettezza dei tempi e sulla non disponibilità del personale, specie i ricercatori precari dell’Università che non sono stati retribuiti per il lavoro svolto in occasione di precedenti corsi e che di conseguenza si rifiutano di attivarne altri ed ha concluso che, nella migliore delle ipotesi, i corsi Pas saranno attivati a settembre.
Abbiamo fatto rilevare che la ristrettezza dei tempi non riguarda solo le Università piemontesi e il dipartimento di lingue e che se altrove si è riusciti a partire in tempo non si capisce come mai proprio in Piemonte non si riesca. Per quanto riguarda poi la non retribuzione dei ricercatori precari dell’Università siamo restati letteralmente basiti e ci siamo posti l domanda e abbiamo domandato come mai l’amministrazione universitaria ha assegnato incarichi per i quali non è prevista retribuzione.
Il professor Panero ci ha informato del fatto che la questione verrà affrontata giovedì 6 febbraio dal dipartimento e che avremo allora una risposta alle nostre rivendicazioni.
La Cub Scuola Università Ricerca ribadisce che l’avvio a settembre dei corsi è inaccettabile e che manterremo alta la mobilitazione a tutela dei circa cinquecento colleghi e colpite danneggiati da quanto il Dipartimento non ha fatto e, sembra, non intende fare.