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Sicurezza edifici scolastici: si continua a rinviare

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L’adeguamento in sicurezza degli edifici scolastici era già stato, per l’ennesima volta, rinviato con il decreto legge del 9 novembre scorso (detto "milleproroghe" perché riguardava una serie di provvedimenti non portati a compimento nei prescritti termini di scadenza).
Adesso, con la legge n. 26 dell’1 marzo 2005 (pubblicata nella G.U. n. 50 del 2/3/2005), di conversione del decreto legge n. 314 del 30 dicembre 2004, viene disposta, all’art. 4-bis, un’ulteriore proroga di sei mesi (dal 31 dicembre 2005 al 30 giugno 2006) per la messa a norma degli edifici scolastici secondo quanto previsto dalla legge 626/94.
Sarebbe grave pensare di rinviare il problema solo momentaneamente di altri sei mesi, senza attivare tutti quei meccanismi per cui l’iter della soluzione proceda nel migliore dei modi e con buona sollecitudine. Occorre, pertanto, richiamare l’attenzione su una problematica che ha bisogno anche di più concrete modalità di interventi.
Con il recente provvedimento normativo vengono anche differiti i termini per l’adeguamento ad alcune delle disposizioni previste dal Codice in materia di protezione dei dati personali (D.L.vo 196/2003). In particolare, l’art 6-bis della legge n. 26/2005 fa slittare dal 30 giugno 2005 al 31 dicembre 2005 il termine per l’adozione delle misure minime di sicurezza per la protezione dei dati, inclusa la misura relativa alla stesura del Documento programmatico sulla sicurezza (Dps). Rinvio di sei mesi (dal 30 settembre 2005 al 31 marzo 2006) anche  per l’adeguamento degli strumenti elettronici utilizzati per l’elaborazione dei dati, se non già in regola con quanto precisato nell’Allegato B del suddetto Codice.