Home Attualità SIDI, interruzione del sistema ed errori ricorrenti: serve un investimento dal Miur

SIDI, interruzione del sistema ed errori ricorrenti: serve un investimento dal Miur

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Si tratta senz’altro di un problema molto importante, dato e considerato che tramite il sistema SIDI il personale docente della scuola adempie alle scadenze richieste dal Miur.

Le interruzioni al sistema, il disallineamento dei tempi di apertura del MIUR e del MEF, varie funzioni che funzionano ad intermittenza, sono solo alcuni dei problemi che si riscontrano sulla piattaforma SIDI.

A tal proposito, la Flc Cgil, tramite il segretario generale Francesco Sinopoli, invia una lettera al Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, dove le viene chiesto un intervento preciso per rislvere il problema, o meglio, si chiede un investimento che miri a realizzare un sistema SIDI adeguato per le funzioni a cui dovrebbe adempiere.

Ecco la lettera:

Onorevole Ministra Fedeli,

riteniamo di dover richiamare la Sua attenzione su di un problema che viene da tutti sottovalutato e che invece riveste notevole importanza per la funzionalità del sistema scolastico e del Dicastero da Lei diretto.

Ci riferiamo alla assai scarsa funzionalità del SIDI, il sistema informativo dell’istruzione di cui si avvale il MIUR.

Tale fatto è emerso in maniera eclatante nel corso dei tavoli tecnici Sindacato/MIUR sulla semplificazione amministrativa e organizzativa che hanno lavorato nei mesi di giugno e luglio 2017.

Rammentiamo solo alcune delle criticità che mettono a dura prova la regolare e ordinaria funzionalità amministrativa nel rapporto tra scuole e uffici territoriali e ministeriali:

  • ricorrenti e defatiganti interruzioni del sistema che di volta in volta azzerano il lavoro delle segreterie scolastiche
  • disallineamento dei tempi di apertura del MIUR e del MEF
  • estrema difficoltà dell’esportazione dei dati al Sicoge in prossimità delle scadenze
  • funzionamento intermittente e inaffidabile della procedura informatizzata della convocazione dei supplenti che giornalmente espone le scuole a contenziosi con gli interessati e causa ritardi nella copertura dei docenti assenti
  • scarsa funzionalità della procedura informatizzata delle denunce INAIL a cui le scuole sono costrette non solo per gli infortuni al personale (come le altre pubbliche amministrazioni) ma anche per infortuni non rilevanti agli alunni.

A queste che sono fra le maggiori disfunzionalità anche altre se ne possono aggiungere in termini di carenza del servizio: la richiesta di continui monitoraggi (se ne sono contati circa ottanta) che potrebbero essere evitati ove il sistema mettesse a disposizione dei vari enti i dati che sono in possesso del MIUR; piattaforme di dialogo con altri Enti, quali ANAC, INPS, INAIL, ARAN ecc.; creazione sul SIDI di un data-warehouse per la conservazione del DURC in corso di validità; creazione di un software interattivo che metta a disposizione dell’ANAC le informazioni previste dalle norme anticorruzione e accesso civico; interoperatività SIDI e Piattaforma certificazione crediti sui dati relativi alle fatture.

La conseguenza di tutto ciò è che la maggior parte delle scuole fanno ricorso a software a pagamento e a piattaforme private per i quali sostengono costi molto elevati con fondi sottratti al funzionamento amministrativo e didattico.

L’unica soluzione consiste – ed è questo che Le chiediamo e che rivendichiamo – nel rendere potente e funzionale il SIDI attraverso un investimento adeguato: dai citati Tavoli tecnici è emerso che non vi sono fondi a disposizione per risolvere tali problemi.

Questo è un grave errore di scelta politica che le scuole pagano a caro prezzo.

Noi ci facciamo portatori di un allarme e di una richiesta che viene dalle scuole, dai Dirigenti Scolastici come dai DSGA, dagli Assistenti Amministrativi e Tecnici come dai Collaboratori scolastici; senza dimenticare che una corretta e veloce funzionalità amministrativa è fondamentale per corrispondere alle esigenze di una didattica moderna. Da ciò un interesse immediato della docenza e della cittadinanza.

Onorevole Ministra, in ragione di quanto finora rappresentato Le chiediamo un riscontro a quanto richiesto dichiarando la nostra disponibilità ad un incontro di merito.