Home Politica scolastica Sinopoli (FLC CGIL): Bisogna superare chiamata diretta e bonus merito

Sinopoli (FLC CGIL): Bisogna superare chiamata diretta e bonus merito

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Con l’atto di indirizzo del rinnovo del contratto scuola, sostiene Francesco Sinopoli Segretario Nazionale Flc Cgil, si deve superare la chiamata diretta e il bonus merito.

Dopo le dichiarazioni fatte domenica 7 maggio dalla Ministra dell’Istruzione Università e Ricerca Valeria Fedeli, alla giornalista Lilli Gruber durante il Festival della Tv, riguardo il rinnovo contrattuale entro il 2017, dopo un lungo blocco di oltre 8 anni, interviene tempestivamente, sull’argomento, il Segretario nazionale della Flc Cgil Francesco Sinopoli.

Se queste sono le intenzioni, afferma Sinopoli, ci attendiamo dalla Ministra alcuni passaggi che sono essenziali perché ciò avvenga.

Secondo il Segretario della Flc Cgil è necessario far pesare in Consiglio dei ministri da parte della Ministra Fedeli, al momento dell’approvazione del decreto legge cosiddetto Madia, la revisione del testo unico sul Pubblico impiego e del DLgs 150/2009 in materia di rapporto di lavoro.

I punti essenziali sono, afferma con forza Sinopoli, la derogabilità delle leggi da parte dei contratti, la fine del precariato nella scuola per docenti, educatori e ATA, il ritorno al contratto delle materie che le norme Brunetta hanno sottratto alla negoziazione (salario accessorio, sanzioni disciplinari, mobilità, organizzazione del lavoro, formazione, valutazione dei dirigenti) e che l’attuale testo in discussione mostra di non fare pienamente.

Inoltre Sinopoli sottolinea che valutazione, bonus, percorrenze di carriera sono tutti argomenti che devono essere discusse tra le parti e che non sono nella disponibilità unilaterale della Ministra.

Per la Flc Cgil il bonus premiale e la “chiamata diretta” vanno cancellati.

La citata riforma Madia e il prossimo contratto, ricorda il Segretario della Flc Cgil, riguardano congiuntamente la Scuola, l’Università, la Ricerca e l‘AFAM. La revisione che chiediamo dei Decreti 165/2001 e 150/2009 come anche l’emanazione dell’atto di indirizzo non possono non riguardare tutti i settori della conoscenza, in coerenza con l’istituzione del nuovo Comparto Istruzione e Ricerca avvenuta nell’aprile del 2016.