Home Attualità Spinte, botte e urla agli alunni: non chiamatele maestre! (VIDEO)

Spinte, botte e urla agli alunni: non chiamatele maestre! (VIDEO)

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Sui social è forte l’indignazione per il video, realizzato dai carabinieri di Potenza, che riprende le violenze commesse agli alunni da alcune maestre della scuola dell’infanzia.

Quelle che dovrebbero essere delle educatrici, si rivelano delle donne irose che non sanno trattenersi di fronte ai capricci e alle disobbedienze di bambini che vanno dai tre ai cinque anni.

In più occasioni, nel corso del passato anno scolastico, le maestre si sono rese protagoniste di azioni impulsive inqualificabili – spinte, strattoni, sculacciate e urla – che non sono ammissibili nemmeno con un adulto. Figuriamoci con dei bambini indifesi.

 

Le donne, ora, dovranno spiegare agli organi competenti e, con ogni probabilità in sede di processo penale, i motivi del loro modo violento di relazionarsi con i piccoli alunni. Gli stessi che i genitori gli hanno affidato, senza avere mai immaginato (tranne qualcuno che ha evedentemente allertato i carabinieri) di cosa fossero capaci di fare una volta chiusa la porta dell’aula.

Ora, però, sono state “inchiodate” da immagini inequivocabili, che le riprendevano spesso durante l’ora di pranzo, il momento della giornata in cui le violenze erano maggiori.

Matteo Salvini, leader della Lega Nord che ha diffuso il video pubblicato qui sopra, scrive su Facebook: “Maledette, giù le mani dai bambini! La proposta della Lega è chiara: telecamere negli asili”. 

 Apprendiamo che sono tre le docenti indagate per maltrattamenti e che il gip di Potenza ha pertanto disposto l’applicazione di una misura cautelare interdittiva che ha sospeso le tre insegnanti.

“Una misura decisa al termine di una delicata indagine – riferisce l’Arma dei carabinieri – che ha accertato i gravi comportamenti vessatori, ripetuti e reiterati nel tempo, nei confronti dei bambini della scuola materna “Il Delfino” durante l’anno scolastico che si è concluso a giugno 2016”.

Le indagini sarebbero partite dopo la denuncia presentata da una mamma di una bambina preoccupata dal cambiamento d’umore e da alcuni lividi sulle braccia della piccola. Dopo avere sentito altri genitori, un’insegnante e grazie alle immagini acquisite attraverso le intercettazioni è stato confermato il sistema di violenze fisiche e verbali utilizzato dalle tre docenti.

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