Home I lettori ci scrivono Storie di ordinarie scuole in ordinario paese…

Storie di ordinarie scuole in ordinario paese…

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Caro Diario

La tua amica di penna ritorna dopo lungo silenzio ma durante la pausa estiva ho chiuso!

Non sono rientrata in classe (sarebbe iniziato il mio ultra trentennale anno di servizio!!!) a causa di grave infortunio. Una lunga assenza. Mio malgrado … dopo anni …

Ma….

Le news che mi giungono dalla mia scuola, dal mio istituto e dai media sono terrificanti!

Ma quale Buona Scuola!!!

Soffitti che crollano (quasi) in testa agli alunni.

Infiltrazioni d’acqua piovana dai tetti.

Cattedre scoperte.

Orari delle scuole ridotti/decurtati.

Sostegni ridotti al minimo.

Un’utenza sempre più problematica … alunni e famiglie con difficoltà di ogni sorta e tipo…neanche fossimo un ufficio dei Servizi Sociali o un dipartimento di neuropsichiatria!

Un team di docenti ultra sessantenni esausti … demotivati … sotto pagati in attesa di una qualche finestra (dalla quale forse lanciarsi?) …. Forse ancora speranzosi di qualche pseudo e decente aggiornamento della legge Fornero per un pensionamento anticipato …penalizzato al massimo e con una sorta di “prestito d’onore” da restituire in comode rate ventennali, cioè a dire finché avremo vita.

Dopo quanto esborsato in decenni di onorato servizio per la Repubblica (=Cosa Pubblica).

Interventi di Mediazione Culturale di supporto agli alunni stranieri neo arrivati cancellati.

Finanziamenti decurtati all’osso.

Servizi mensa che gridano vendetta per i costi e per la qualità.

Personale ATA oberato nel mansionario e del tutto insufficiente.

Dotazioni informatiche nelle scuole obsolete, che fanno a dir poco che fanno pietà …. Registro elettronico? Ma come? Ma dove? Gestito da casa mia?

Pare che le richieste di lavori che avevamo fatto (ma che dico lavori!!!!… lavoretti …. Non chiedevamo niente di più che sistemare alcune serrature e qualche finestra rotta) naturalmente non sono state evase … tempi biblici … manco fosse la Salerno – Reggio Calabria di infausta memoria!!!

Che pena! Che miseria! Che vergogna! Manco nel terzo mondo!!!!

Amiamo il nostro lavoro, amiamo la Scuola Pubblica ma … possiamo dire? I lavori forzati no!!!

Forse, come negli anni scorsi, potrei girare queste riflessioni al nostro Presidente del Consiglio, detto IL GELATAUO, che continuamente si fa bello con estemporanee esternazioni sulla BUONA SCUOLA … (sic!)

Ma perché per esempio non viene lui a darci una mano nei lavori pesanti?

Ma lo sai Caro Diario che se per sfiga ci facciamo male manco ce lo riconoscono l’infortunio?

Come quella volta che un ragazzino disagiato mi ha incrinato una costola con una testata … o quell’altra che mi sono quasi frantumata un ginocchio (si proprio quello che mi fa ancora male se lo sforzo) per riparare ai danni di un bimbo disabile … al Pronto Soccorso ci sono pur finita e con tanto di refertazione però l’Inail mi ha riconosciuto ….un fico secco…..

Ma chi ve lo fa fare? “Ci chiederai giustamente….

L’amore per la SCUOLA PUBBLICA (nata dalla nostra Carta Costituzionale… quella del 1948,,, non quella “riformata”)…. Per amore e rispetto dei Bambini e dei Ragazzi comunque siano e da dovunque vengano …

NON UNO DI MENO!

Come previsto da “quella” Costituzione (appunto!) e da numerosi Documenti Internazionali.

A presto … alle mie prossime riflessioni … tu, intanto, conserva, gelosamente, queste mie … Tutto il resto come diceva e cantava qualcuno è NOIA….

Come sempre la tua amica di penna Giulietta Poli (sempre maestra di suola elementare!!!)