
I recenti fatti in Svezia hanno attirato l’attenzione degli organi di difesa nazionali ed internazionali e colpito la comunità ed opinione pubblica, che richiede maggiore sicurezza e tutela specie nei luoghi collettivi. Aprire il fuoco in una scuola scandinava in maniera indiscriminata colpendo studenti e docenti rompe in cristalli la parvenza di sicurezza e pace che caratterizza tali località. Infatti da anni le autorità svedesi denunciano un aumento consistente e preoccupante dei crimini specie nelle grandi città e l’aumento sensibile di episodi violenti nelle aree isolate e rurali. L’elemento interessante e caratterizzante di tali crimini è il soggetto esecutore: un normale studente, in genere isolato ed indecifrabile. Routine standard, vita standard, rapporti standard. Lo stress, ansia ed influenze possono produrre scenari catastrofici. Le autorità svedesi indagano su moventi, modalità e vittime della strage con fine di prevenire eventi simili in futuro.
Vittime non identificate e mandante ignoto
Le vittime della peggiore sparatoria di massa nella storia della Svezia sono state sette donne e tre uomini, di età compresa tra i 28 e i 68 anni, ha dichiarato la polizia venerdì dopo aver completato il processo di identificazione. Sono stati uccisi martedì in un centro educativo per adulti nella città di Örebro, a circa 200 km da Stoccolma, in un attacco che ha scosso profondamente il Paese. Tutte le vittime risiedevano a Örebro, ma finora le autorità hanno rifiutato di divulgare le loro identità o altri dettagli su di loro. La polizia ha inoltre confermato venerdì che il sospettato era un uomo di 35 anni della zona. I media svedesi lo hanno identificato come Rickard Andersson. Anna Bergkvist, capo delle indagini della polizia, ha dichiarato giovedì alla BBC che il sospettato si è tolto la vita all’interno della scuola. Le forze dell’ordine hanno confermato che l’uomo possedeva legalmente quattro fucili, tre dei quali sono stati trovati all’interno della scuola dopo l’attacco, insieme a dieci caricatori vuoti. Venerdì, il governo di coalizione svedese ha abbandonato i piani per inasprire le leggi sulle armi, che avrebbero reso più difficile l’acquisto di pistole e limitato alcuni tipi di fucili.
Gli effetti politici della strage
La coalizione di centro-destra della Svezia, che si basa sul sostegno del partito di estrema destra Democratici Svedesi, ha dichiarato venerdì che intende rafforzare i controlli sugli acquisti di armi e vietare alcuni tipi di armamenti. “Esistono armi talmente pericolose che il loro possesso per scopi civili dovrebbe essere un’eccezione”, ha affermato il governo in una nota. Il primo ministro Ulf Kristersson, in visita in Lettonia, ha dichiarato ai giornalisti che il governo deve “assicurarsi che solo le persone giuste possano possedere armi in Svezia”. I Democratici Svedesi hanno espresso il loro sostegno alle proposte di modifica della legislazione, tra cui restrizioni più severe sull’accesso alle armi semiautomatiche. “L’orribile atto di violenza a Örebro solleva diverse questioni chiave sulla legislazione sulle armi”, ha dichiarato il partito in un comunicato.
L’AR-15, un fucile semiautomatico noto per la sua potenza e la capacità di contenere caricatori di grande capacità, è stato indicato dal governo come un esempio di arma che potrebbe essere soggetta a nuove valutazioni. Secondo l’attuale legislazione svedese sulle armi, chiunque abbia più di 18 anni e un casellario giudiziario pulito può richiedere un permesso per possedere un fucile da caccia, una pistola o un’arma semiautomatica, previa giustificazione alla polizia della necessità di possederla. Le persone di età superiore ai 20 anni possono richiedere un’autorizzazione speciale per il possesso di armi completamente automatiche. Attualmente, circa 580.000 svedesi possiedono una licenza per armi da fuoco, su una popolazione di circa 10,5 milioni di abitanti, secondo i dati dell’emittente svedese SVT.
Uno studio svizzero del 2017 ha stimato che in Svezia vi fossero circa 2,3 milioni di armi detenute da civili, pari a circa 23 armi ogni 100 abitanti, rispetto alle 29 della Norvegia e alle 120 degli Stati Uniti. Per ottenere una licenza di caccia in Svezia è necessario superare un esame teorico e un test pratico. Attualmente, circa 280.000 svedesi ne possiedono una. Sebbene la Svezia abbia un livello relativamente alto di possesso di armi e criminalità legata alle armi rispetto agli standard europei, la maggior parte delle armi legalmente detenute viene utilizzata per la caccia.