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Supplenze, il computo dei 36 mesi massimi parte da settembre 2016: i presidi possono nominare

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Parte del 1° settembre 2016 il computo dei 36 mesi di supplenze introdotto dal comma 131 della Legge 107/15 per non infrangere le direttive Ue sull’abuso di precariato.

Lo ha detto, il 21 settembre, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo ad un intervento della sen. Francesca Puglisi (responsabile Scuola Pd) nell’incontro con le Commissioni Istruzione riunite di Camera e Senato.

Le rassicurazioni sono state commentate da Maddalena Gissi, segretario generale Cisl Scuola, che ha preso di buon grado “la precisazione del ministro Giannini sul computo dei 36 mesi dei contratti a termine a partire dal primo settembre 2016, ma norma è rimedio peggiore del male“: il riferimento della leader Cisl Scuola è al fatto che anziché assumere i precari, la Buona Scuola ha introdotto una norma che stoppa le supplenze una volta raggiunta la fatidica quota dei 36 mesi non continuativi.

Gissi ribadisce il “dissenso per una norma che di fatto scarica sui lavoratori precari le conseguenze di un abuso nei contratti a termine sicuramente non imputabile a loro responsabilità. Tra le tante disposizioni della legge 107 cui andrebbe rimesso mano vi è di certo anche questa, configurabile a tutti gli effetti come un rimedio peggiore del male”.

Secondo il segretario generale Cisl Scuola, “la precisazione, quanto mai opportuna ancorché il testo della legge non lasciasse, a nostro avviso, adito a dubbi, dovrebbe sgombrare il campo da interpretazioni diverse che avevano visto nei giorni scorsi porre talvolta in discussione il conferimento di supplenze a personale precario in servizio da oltre 36 mesi, conteggiando anche i periodi pregressi rispetto alla decorrenza fissata dalla legge“, sottolinea la sindacalista.

“Ne prendiamo positivamente atto – prosegue Gissi -, pur ribadendo che sarebbe auspicabile, sulla questione, una formale nota di precisazione da parte del Miur. La stessa ministra, peraltro, ha dichiarato che provvederà a dare i necessari chiarimenti: chiediamo che ciò avvenga al più presto”, auspica e conclude la sindacalista.

 

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