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Testi scolastici on-line fuori dalla Finanziaria

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Libri di testo on-line? Forse si tratta anche di una buona idea che però, con la legge finanziaria, non "ci azzecca" proprio: lo ha deciso il Presidente della Camera Pierferdinando Casini che ne ha disposto lo stralcio.
In realtà Casini non ha fatto altro che recepire il parere espresso dalla Commissione Bilancio che, insieme alle disposizioni sui libri di testo scaricabili da Internet, ha proposto di stralciare altre 15 norme considerate "estranee al contenuto proprio della legge finanziaria".
Il regolamento della Camera attribuisce al Presidente il potere di stralciare dalla una legge sottoposta all’esame del Parlamento quelle norme che risultano in qualche modo estranee all’oggetto proprio e alle finalità specifiche della legge stessa.
Il disegno di legge finanziaria licenziato dal Consiglio dei Ministri prevedeva la possibilità per le case editrici di produrre, in via sperimentale, i testi scolastici nella doppia versione, a stampa e on line scaricabile da internet, e fissava anche le caratteristiche tecniche ed il prezzo dei medesimi libri.

Ma, ha osservato la Commissione Bilancio, la relazione tecnica allegata non ha quantificato in nessun modo i risparmi che potrebbero determinarsi per effetto delle disposizioni in questione.
E’ molto probabile, però, che la norma possa rientrare dalla finestra: lo stesso presidente Casini ha infatti precisato che questa ed altre disposizioni potrebbero essere "ripescate" e inserite nell’apposito provvedimento collegato alla legge finanziaria in materia di competitività e sviluppo.
In realtà quindi la battuta di arresto ha un significato puramente tecnico e non dovrebbe impedire al Governo di portare avanti la proposta, sulla quale peraltro le Associazioni degli editori si sono mostrate subito molto perplesse.
In effetti scaricare da internet un testo anche solo di 2-300 pagine (ma molti testi scolastici sfiorano anche le mille pagine) comporta comunque qualche costo; se poi il testo va stampato i costi salgono vertiginosamente e, a conti fatti, non è detto che il risparmio rispetto all’acquisto del libro vero e proprio sia davvero significativo.