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Trasformazione contratti ex lsu da part time a full time

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La lettrice invia il seguente contributo che fa chiarezza sulla questione dei contratti ex LSU:

Autorizzazione trasformazione contratti di lavoro ex LSU e appalti storici da part time a full time.
Nota Miur del 4 gennaio 2021


Il ministero della Pubblica istruzione nella legge di bilancio ha autorizzato la trasformazione a tempo pieno i contratti di 4485 collaboratori scolastici assunti sui posti accantonati legge n. 69 21 giugno del 2013 art. 58 comma 5 ter.

La legge n. 178 del 30 dicembre all’articolo 1 comma 964, recita:
“Al fine di trasformare in contratto a tempo pieno il contratto
di lavoro a tempo parziale di 4.485 collaboratori scolatici, di cui
all’articolo 58, comma 5-ter, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98,
assunti a decorrere dal 1° marzo 2020, nonché’ di assumere, fino a un massimo di 45 unità, con contratto di lavoro a tempo pieno, a decorrere dal 1° settembre 2021, coloro che nella procedura selettiva di cui al citato articolo 58, comma 5-ter, del decreto-legge n. 69 del 2013 siano risultati in sovrannumero nella provincia in virtù della propria posizione in graduatoria, il Ministero dell’istruzione è autorizzato, in aggiunta alle ordinarie facoltà assunzionali, a coprire 2.288 posti rimasti vacanti e disponibili nell’organico di diritto del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e non coperti a tempo indeterminato nell’anno scolastico 2020/2021.
Le supplenze eventualmente conferite per la copertura dei posti di cui al periodo precedente prima della data di entrata in vigore della presente legge restano confermate per la durata delle stesse.
A tal fine è autorizzata la spesa di 56,17 milioni di euro per l’anno 2021, di 56,91 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2028, di 60,76 milioni di euro per l’anno 2029, di 61,56 milioni di euro per l’anno 2030 e di 61,62 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2031.”

La trasformazione da part time a full time opera con decorrenza giuridica 1° gennaio 2021 ed economica dalla sottoscrizione del contratto a tempo pieno.
Al fine di trasformare in contratto a tempo pieno il contratto di lavoro a tempo parziale di 4.485 collaboratori scolatici, gli uffici scolastici provinciali dovranno segnalare le vacanze di posti in organico di diritto A.S. 2020-2021, le sedi, il numero di ore disponibili e le relative scuole.

I posti rimasti vacanti in tutta Italia sono 2288, le supplenze conferite su tali posti rimarranno confermate per la loro durata contrattuale.
Dal primo settembre saranno assunte anche 45 unità risultate in soprannumero dopo la procedura selettiva.

Il documento del ministero


Per il corrente anno scolastico, come verificatosi in occasione dell’integrazione contrattuale a tempo determinato di cui all’articolo 230, comma 2-ter, del decreto legge n. 34 del 2020, l’ampliamento contrattuale da tempo parziale a tempo pieno può avvenire sui posti delle istituzioni scolastiche su cui gli interessati sono attualmente in servizio.

La nota del 5 gennaio 2021 prot. 469, contiene chiarimenti alla nota prot. n. 195 del 4.1.2021:
“nel caso di indisponibilità di posti vacanti, non potrà darsi luogo alla trasformazione dei contratti in essere”.

“Al riguardo, si reputa opportuno rammentare che le trasformazioni contrattuali autorizzate dalla norma, come testualmente stabilito dalla stessa, potranno essere disposte nei soli limiti dei posti rimasti vacanti e disponibili nell’organico di diritto del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e non coperti a tempo indeterminato nell’anno scolastico 2020/2021”.

Nell’eventualità in cui il numero di posti rimasti vacanti e disponibili dovesse risultare inferiore al numero di aspiranti alla trasformazione full time dei contratti, invece, si dovrà procedere
ad una graduazione degli interessati che tenga conto della relativa posizione in graduatoria.

Questa modifica andrà a sottrarre posti destinati ai ruoli del personale Ata presente in graduatoria, alle supplenze annuali da seconda e terza fascia, e alla mobilità, in modo particolare nelle regioni dove sono presenti un maggior numero di addetti assunti a tempo parziale per i quali si è disposta la trasformazione.

Il taglio annunciato sta per essere messo in atto.
Si rimane in attesa di ulteriori chiarimenti per la gestione dei posti vacanti e disponibili dell’organico di diritto e del personale ATA in esame a decorrere dall’a.s. 2021-2022.

Marilena Vergura