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Tutto su Leonardo Sciascia

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L’incontro, che rientra nel ciclo di conferenze organizzate dall’Associazione Italiana per l’Amicizia tra i popoli, avrà luogo alle 17.30 di giovedì 10 giugno, presso il Centro culturale Biotos, via XII Gennaio a Palermo. Presenterà Ninni Casamento e Ida Rampolla del Tindaro parlerà diffusamente di “Sciascia e la cultura francese”. Alla base, l’origine della passione di Sciascia per la Francia, risalente all’infanzia e documentata in varie pagine della sua opera, con particolari finora non ancora messi in luce dalla critica. Si analizzerà inoltre il significato del suo particolare “illuminismo” di matrice francese e dell’influenza esercitata dal suo docente di italiano all’istituto magistrale di Caltanissetta, Vitaliano Brancati, che gli aveva insegnato ad amare il settecento francese e Stendhal. Saranno in particolare esaminate le opinioni di Sciascia su alcuni autori francesi, da Montaigne a Voltaire, da V.Hugo a Flaubert e, naturalmente, Stendhal, amico del siciliano Michele Palmieri di Miccichè, al quale l’autore della Certosa di Parma si ispirò per molti particolari, come Sciascia per primo mise in luce. 

L’altro autore siciliano che, come il Palmieri, scriveva in francese e che Sciascia ha fatto riscoprire è Emanuele Navarro della Miraglia. Saranno quindi presi in esame non solo gli autori francesi amati da Sciascia ma anche i suoi studi sui francesisti siciliani, a cominciare dagli “stendhaliani” G.A. Borgese, Tomasi di Lampedusa e Vitaliano Brancati; verrà anche ricordata l’autentica indagine poliziesca condotta magistralmente da Sciascia sulla fine misteriosa di uno scrittore francese morto all’Hotel des Palmes di Palermo, Raymond Roussel, di cui aveva ritrovato il fascicolo giudiziario andato misteriosamente smarrito. Proprio grazie a quest’opera Sciascia dimostrò le capacità raggiunte rispetto ad un nuovo genere letterario, il giallo unito alla ricerca archivistica. Verranno infine esaminati i molteplici significati legati all’epitaffio scelto da Sciascia per la sua tomba, “ce ne ricorderemo, di questo pianeta”, tratto anche questo da un autore francese, Villiers de l’Isle Adam.
 
L’ingresso è libero.
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