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Un’associazione tra scuole?

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L’indagine è stata commissionata dall’Anp (Associazione nazionale presidi) e realizzata dal Dipartimento ricerche dell’agenzia di comunicazione "La Fabbrica", che ha interpellato 317 dirigenti scolastici, proporzionalmente distribuiti sul territorio nazionale (anche in relazione ai differenti ordini e gradi degli istituti scolastici).

Ben l’85% degli intervistati ritiene utile la costituzione di un’associazione di scuole che può rappresentare un interlocutore importante nel contesto di questioni di carattere generale. Anche se è "soltanto" la metà dei dirigenti ad affermare che, se esistesse questo tipo di associazione, proporrebbe sicuramente l’adesione della propria scuola. Insomma, non proprio tutti quelli che intravedono l’utilità di un accordo associativo sarebbero poi disposti, almeno inizialmente, a farsene partecipi.

In particolare, secondo il 72% del campione contattato per l’indagine è utile che l’associazione svolga attività economiche rivolte a terzi, in modo da coprire almeno parte delle spese di gestione degli istituti, ma anche in questo caso un consistente numero (41%) dei favorevoli appare un po’ titubante, temendo che una simile attività associativa possa essere incompatibile con la natura e le finalità della scuola. In questo senso, provano maggiore disagio, a livello percentuale, i dirigenti delle scuole elementari (53% tra quelli che avevano comunque espresso parere favorevole allo svolgimento di attività economiche rivolte a terzi), anche se in effetti viene proprio dalla scuola primaria, forse meno abituata a gestire bilanci in proprio e a dover interagire con altre realtà territoriali, il maggiore auspicio per la costituzione di un’associazione tra istituti che possa affrontare le nuove situazioni determinate dall’autonomia scolastica.

Infine, da segnalare che il 51% degli interpellati vorrebbe un sostegno per organizzare l’aggiornamento del personale, mentre il 49% pensa che un accordo associativo possa dare impulso all’analisi dei bisogni formativi del territorio, al fine di arricchire l’offerta in modo mirato.