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Uscite didattiche per l’intera giornata, il docente ha diritto al rimborso dei pasti e dei biglietti per le visite guidate

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Se il docente dovesse svolgere l’attività di accompagnatore di una classe, anche per un’uscita didattica superiore alle 8 ore, allora avrebbe diritto al rimborso dei pasti consumati durante la giornata lavorativa e dovrebbe essere rimborsato del pagamento di eventuali biglietti per visite guidate o anche biglietti dei mezzi di trasporto per raggiungere i vari punti da visitare.

Quanto spetta al docente accompagnatore

Nel caso in cui la durata del viaggio superi le 8 ore si ha diritto al rimborso della spesa per i pasti di massimo € 22,26 al giorno. Nel caso in cui la durata del viaggio superi le 12 ore si ha diritto al rimborso della spesa per i pasti di massimo € 44,26 al giorno.

Le spese vanno documentate con ricevuta fiscale dettagliata in cui oltre ad esserci il nome e il codice fiscale del docente, devono anche essere indicati nel dettaglio i singoli pasti consumati (primo, secondo, contorno, caffè ecc.).
Le spese dei pasti non vengono rimborsati solamente nel caso in cui sia previsto il “‘vitto gratuito completo” (colazione, pranzo e cena) derivante da accordi preventivi con agenzie viaggi, tour operator ecc.; in tutti gli altri casi vanno rifuse.

Spese per i biglietti e rimborso

Va ricordato altresì che le spese sostenute per i biglietti di accesso in strutture attrattive private ove sia previsto il pagamento obbligatorio, nonché i biglietti o abbonamenti per usufruire dei mezzi pubblici in loco, vanno debitamente rimborsate, dietro presentazione delle relative ricevute in originale che comprovano l’avvenuto pagamento, ai sensi dell’art. 12 della Legge n. 836/1973.

Riposo compensativo per la domenica di servizio

Per quanto riguarda la domenica e/o i festivi inclusi nei viaggi d’istruzione e/o uscite didattiche, devono essere recuperati dai docenti accompagnatori con i corrispondenti giorni di riposo compensativo. Oppure vanno retribuiti, in quanto corrispondono a prestazione lavorativa straordinaria.

Indennità di missione è un’altra cosa rispetto i rimborsi

Le indennità di missione e/o trasferta, infatti, sono state purtroppo abolite dalla Legge 266/2005, art. 1, comma 213 novellata dalla Legge 122/2010 art. 6 comma 12. Ma questa abolizione non ha nulla a che fare con il rimborso dei pasti e dei biglietti dei mezzi pubblici, compresi i taxi, per spostarsi in loco.