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Valditara ad Avellino: per il Ministro bagno di folla di docenti e studenti

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L’ atmosfera e’ quella delle grandi occasioni, l’ Auditorium del  Conservatorio “Cimarosa” e’ colmo di amministratori, insegnanti, dirigenti e vari uditori pronti ad ascoltare l’ intervento del Ministro Giuseppe  Valditara, nella duplice veste di firmatario di “Lettera 150” , manifesto programmatico di pensiero nato per sollecitare la ripresa in sicurezza delle attivita’ nel tempo del Covid e di Ministro dell’ istruzione  e del merito.
“Sono qui – esordisce Valditara- per sollecitare da parte di tutti un contributo di slancio e di  fantasia ma anche di consapevolezza che c’ e’ un ‘  Italia piu’ vera,  piu’ autentica che ha bisogno di spazi di espressione.”
Il Ministro ribadisce da subito la necessita’ di recuperare buonsenso, strutturato su una  conoscenza che non puo’ derivare dall’ improvvisazione. ” Luogo di formazione ideale accanto alla famiglia, cui spetta, per dettami costituzionali, l’ educazione dei ragazzi – sottolinea  Valditara-  resta la scuola in cui devono prevalere relazioni sapientemente asimmetriche tra docenti e studenti, in una comune condizione di benessere organizzativo”.Il Ministro non ha dubbi sulla validita’ di quei principi elaborati in Occidente, come liberta’ve  democrazia che si fondano, pero’,  sulla responsabilita’ individuale del singolo.”
Le aule – avverte il responsabile del MIM- devono qualificarsi come  luogo di un dialogo scolastico che non va mai interrotto.” La linea del Ministro si fa dura dinanzi agli insulti agli insegnanti ai quali va riconosciuto il ruolo di pubblici ufficiali, nel rispetto delle loro funzioni.
“Non voglio piu’ sapere – tuona Valditara- di docenti bastonati, perseguitati a vita per avere preteso dai loro alunni educazione e preparazione “. Il Ministro traccia, cosi’, linee programnatiche che ritiene importanti. ” Dobbiamo sempre piu’  mettere i nostri  giovani in contatto con gli imprenditori, cosi’ come dobbiamo limitare quello spontaneismo espressivo sin troppo diffuso.”Il pensiero del Ministro va a quelle Indicazioni nazionali che insistono nel ripristinare nelle scuole l’ abitudine di imparare poesia a memoria, nel tutelare la geografia, nel ribadire il valore della cultura greca e romana. ” Dobbiamo sempre difendere – esorta Valditara- la  laicita’ dello stato, come viene ribadito nella stessa Costituzione,  intrisa di laicita’ e, rivedendo i contenuti dei prossimi esami finali dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado, dobbiamo rieducare  i giovani al concetto di ” maturita'”. Valditara riprende con convinzione il pensiero di papa Leone XIV il quale, citando  Cicerone, esalta la cultura dei doveri.
Nel discorso di Valditara non mancano anche riferimenti al contesto internazionale.”Non dobbiamo mai dimenticare – chiosa il Ministro- che la pace non e’ solo assenza della guerra , ma rispetto verso l’ altro perche’ se puo’ essere legittima la presenza di un avversario con cui confrontarsi, non puo’ esserlo quella di  un nemico da abbattere.” Le parole del Ministro trovano cosi’ il consenso della platea, cosi’ come non manca il tempo  di un brindisi finale dietro le quinte, tra foto ed una dedica speciale agli studenti del Convitto Nazionale ” Pietro Colletta” che sarebbero lieti di ospitare presto  il Ministro in occasione  del trentennale di Eos, storico giornale del glorioso istituto avellinese, oggi diretto dal Rettore Preside Prof. Attilio Lieto.

Pellegrino Caruso