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Vice-presidente Crui: abolire valore lauree

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Giovanni Puglisi, vice-presidente della CRUI e membro del CUN, ha avuto e ha altri innumerevoli e importanti incarichi accademici, politici, economici, ecc. In una recente intervista Puglisi si è espresso a favore della nomina di Stefania Giannini a ministro del MIUR (“un’eccellente soluzione”), dello sfoltimento del “sistema universitario” e dell'”abolizione del titolo di studio”. 
L’Andu da anni denuncia – assieme alle altre Organizzazioni universitarie – che con l’abolizione del valore legale del titolo di studio (cioè del valore del voto di laurea) si vuole aprire la strada all’obiettivo della Confindustria e dell’accademia che conta (e anche della CRUI che la rappresenta): differenziare gli Atenei: pochi – non più di 20 – quelli che dovrebbero svolgere sia attività di didattica sia attività di ricerca, mentre gli altri dovrebbero fare solo didattica o dovrebbero scomparire. 
Con l’abolizione del valore legale del titolo di studio ci si avvicinerebbe “al modello americano dove a stabilire il valore di un titolo di studio è la reputazione di chi ci mette il timbro e la firma”, come è stato sottolineato sul Corriere della Sera. In Italia la “reputazione” degli Atenei dovrebbe deciderla l’Anvur, l’organo con il quale si sta commissariando il Sistema nazionale universitario, con la partecipazione diretta della Confindustria, con la quale la CRUI ha stipulato un “accordo” e ha costituito un “asse”.