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Scopa e straccio per chi è beccato a usare lo smartphone in classe

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Giro di vite sull’utilizzo del cellulare in classe. Accade in un istituto tecnico della città piemontese di Biella.

Il nuovo regolamento scolastico, in vigore da una decina di giorni, ha già prodotti i suoi effetti: se prima i cellulari venivano requisiti in attesa della loro riconsegna ai genitori, adesso c’è un inasprimento del provvedimento.

Chi è beccato a chattare è stato messo a pulire i corridoi e a riordinare i documenti in segretarie. Il cellulare si accende solo su richiesta del professore e soltanto per attività didattiche. Lo smartphone deve rimanere spento e tenuto nello zaino.

Diversamente, al primo richiamo lo studente se lo vede ritirare: il telefonino viene portato in vicepresidenza e chiuso in cassaforte. Al secondo, scatta la sospensione dalle lezioni ma con obbligo di frequenza (riconvertiti in lavori socialmente utili).

A La Repubblica, parla il preside Gianluca Spagnolo: “Li armiamo di scopa e paletta, oppure di strofinaccio, e li facciamo lavorare. I genitori? Abbiamo trovato piena condivisione da parte della famiglie e ci fa piacere. D’altronde il nostro obiettivo è insegnare ai ragazzi a limitare l’utilizzo di uno strumento che può essere utile quanto deleterio per l’allievo stesso. Molti di loro non capiscono che si può anche fare a meno del cellulare. Eppure fino agli anni Novanta era così”.

Norme sull’utilizzo del telefono cellulare e dei vari dispositivi elettronici durante le attività scolastiche:

  • É vietato utilizzare il telefono cellulare e gli altri dispositivi elettronici e di intrattenimento (lettore mp3, tablet, notebook, fotocamera, videocamera) durante le attività didattiche, se non espressamente richiesto dal docente.
  • I predetti dispositivi devono essere tenuti spenti e opportunamente depositati negli zaini e/o nei giacconi.
  • Eventuali esigenze di comunicazione tra gli alunni e le famiglie, in caso di urgenza, saranno soddisfatte mediante gli apparecchi telefonici presenti negli uffici della scuola; in alternativa il docente potrà concedere l’autorizzazione all’uso del cellulare, previa richiesta da parte dello studente.
  • Nel caso in cui lo studente sia sorpreso palesemente a copiare dal cellulare o da qualsiasi altro dispositivo durante le verifiche scritte, le stesse saranno ritirate e non classificate; la prova di recupero dovrà essere effettuata nel periodo finale dell’anno scolastico. Nel caso in cui lo studente sia sorpreso durante una prova di recupero, la stessa sarà annullata e si manterrà la valutazione precedentemente ottenuta. A tale proposito si ricorda che non è consentito indossare smartwatch durante lo svolgimento delle prove scritte.
  • All’interno di tutti i locali della scuola, nelle sedi utilizzate per l’attività didattica come palestre, aule e laboratori sono vietate riprese audio e video di ambienti e persone, salvo in caso di esplicita autorizzazione del docente responsabile. Eventuali fotografie o riprese effettuate all’interno della scuola e nelle sue pertinenze, senza il consenso della/e persona/e, si configurano come violazione della privacy e quindi perseguibili per legge oltre ad essere sanzionate con il presente regolamento.
  • È diritto dello studente con disturbo specifico dell’apprendimento o con bisogni educativi speciali far uso di apparecchi di registrazione o di dispositivi elettronici quando previsti quali strumenti compensativi e concordati con l’insegnante.

Sanzioni disciplinari

1) Utilizzo del cellulare durante l’attività didattica

a) Primo richiamo:

  • ritiro immediato del cellulare che sarà portato in vicepresidenza dal docente, custodito in cassaforte e riconsegnato direttamente alla famiglia o persona autorizzata;
  • nota sul registro di classe.

b) Uso reiterato:

  • sospensione dalle lezioni di uno o più giorni a seconda della gravità;
  • convocazione della famiglia per concordare azioni educative adeguate;

Il Consiglio di classe delibera l’adozione dei provvedimenti disciplinari, modulandone la sanzione.  

2) Uso del cellulare (o di altro dispositivo) in modo improprio o dannoso per gli alunni, i docenti, gli operatori scolastici e per l’immagine dell’Istituzione Scolastica

  • sospensione dalle lezioni di uno o più giorni a seconda della gravità;
  • convocazione della famiglia per concordare azioni educative adeguate;
  • eventuale istanza di ammonimento al Questore (Legge 29 maggio 2017 n° 71, art. 7);
  • valutazione anche non sufficiente del voto di condotta (Regolamento per l’attribuzione voto in condotta)

Il Dirigente scolastico e il Consiglio di classe hanno la possibilità di sostituire le sanzioni disciplinari con altri provvedimenti, comprendenti la collaborazione ai servizi interni della scuola o ad altre attività a scopo sociale che possano utilmente costituire una riparazione e un ammonimento.