Home I lettori ci scrivono A proposito del “docente trasversale”: facciamo chiarezza

A proposito del “docente trasversale”: facciamo chiarezza

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Ho letto con attenzione l’articolo “Arriva il docente ‘trasversale’” pubblicato su Tecnica della Scuola.
L’autore esprime perplessità e un tono polemico nei confronti della Legge 22/2025, sollevando interrogativi legittimi ma, a mio avviso, basati su una comprensione parziale del contesto.

Vorrei offrire un contributo informativo che aiuti a chiarire meglio l’impianto culturale e pedagogico della norma.

Nel 1986 la Carta di Ottawa ha posto le basi per una visione integrata della salute, sottolineando che “stare bene” significa anche sviluppare equilibrio emotivo e benessere mentale. In linea con questi principi sono stati avviati studi umanistici, scientifici e sperimentazioni a livello internazionale. Nel 1993 l’OMS ha diramato le 10 abilità fondamentali rilevate — le cosiddette Life Skills — da insegnare a partire dall’infanzia: consapevolezza di sé, gestione delle emozioni, empatia, comunicazione efficace, relazioni efficaci, gestione dello stress, prendere decisioni. creatività, senso critico, risolvere problemi. Il Documento indica che vanno apprese “con la pratica e l’allenamento”.

Queste competenze infatti, non si apprendono in modo spontaneo, ma si sviluppano con la pratica, in contesti strutturati e con figure preparate, come si fa per esempio con la matematica. Non si tratta di ideologia o improvvisazione, ma di un approccio educativo fondato su ricerche multidisciplinari.
La Legge 22/2025 introduce, finalmente, l’insegnamento sistematico di queste abilità attraverso docenti formati e laboratori esperienziali, restituendo alla scuola un ruolo centrale nella promozione della salute mentale e della cittadinanza consapevole.
È essenziale non trasformare il dibattito in una battaglia tra posizioni ideologiche. Soprattutto in una fase storica segnata da disorientamento emotivo, disagio relazionale e violenza diffusa tra i giovani, abbiamo il dovere di garantire loro strumenti concreti per crescere.

Invece di alimentare confusione o sfiducia, non sarebbe bello riconoscere e sostenere le buone pratiche educative?

Orietta Matteucci
presidente dell’Associazione Bambino Oggi…Uomo Domani O.D.V.