Home I lettori ci scrivono Alternanza scuola/lavoro, servono continuità e coerenza per migliorarla

Alternanza scuola/lavoro, servono continuità e coerenza per migliorarla

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Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, nel question time, in merito all’alternanza scuola-mondo del lavoro, ha affermato:

“I termini scuola e lavoro non sono antitetici e che è normale orientare gli studenti verso un lavoro”;

“Fare esperienza per le competenze trasversali è molto importante”;

“Voglio che l’alternanza non sia un apprendistato occulto ma uno strumento didattico”.

Orientare gli studenti verso un lavoro?

Nel rapporto Istat 2017 si afferma: il 65% di quanti accedono alla scuola primaria sarà impiegato in lavori che oggi non esistono.

“Fare esperienza per le competenze trasversali?”

Le competenze sono comportamenti, esibiti quando si affronta un compito.

Le competenze si sostanziano

· in campo addestrativo: conoscenza + abilità;

· in campo educativo: conoscenza + capacità.

Se le competenze sono la piattaforma dell’attività degli studenti nelle aziende

e se le competenze sono traguardi perseguiti e certificati dalle scuole

allora continuità e coerenza devono caratterizzare l’alternanza.

Per perseguire continuità e coerenza si devono applicare le norme sulla formazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Il dirigente scolastico, per definire gli indirizzi generali, espressi sotto forma di competenza, “promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio”.

Lo scenario dell’alternanza è dilatato:

· inizia con la partecipazione delle aziende all’elaborazione delle finalità degli itinerari scolastici;

· finisce con la validazione e il rinforzo delle attività formative scolastiche.

L’alternanza, così congegnata, “non sarà un apprendistato occulto”.

Enrico Maranzana