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Anche il Lazio per l’obbligo della vaccinazione. Lorenzin: lo facciano tutte le Regioni

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Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dopo l’Emila Romagna, che ha deliberato il vaccino obbligatorio per frequentare gli asili, ha scritto in un tweet: “Presenterò al Consiglio regionale la legge sull’obbligo dei vaccini per i bimbi che vanno al nido. Un passo avanti di civiltà per il Lazio”.

 Non così la Lombardia: “La scelta della Regione sul tema delle vaccinazioni è quella di informare e convincere, non obbligare. Il nostro impegno è quello di continuare l’azione di sensibilizzazione e responsabilizzazione delle famiglie. Per questo partirà a breve una campagna di informazione efficace e capillare: nelle scuole, nei consultori, su Internet, anche attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi come un’applicazione realizzata ad hoc”.

 

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Dal suo osservatorio invece la ministra della salute, Beatrice Lorenzin, a Sky Tg24, dice che “I tempi sono maturi perchè l’esempio dell’Emilia Romagna sia seguito anche da altre Regioni. Può essere un esempio da copiare”.

“Penso che la decisione dell’Emilia Romagna sia stata coraggiosa e giusta, a fronte di un calo vaccinale dei dati della Regione molto preoccupante, sia per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie sia quelle facoltative. Quando nel ’99 – ha proseguito – si abolì l’obbligo di vaccinazione, era perché si era raggiunta una tale copertura vaccinale nel Paese che non si poteva neanche immaginare che sarebbero nati dei movimenti ‘no vaccino’, fondati su motivazioni totalmente non scientifiche e che avrebbero portato un pericolo per tutta la popolazione”.

Lorenzin ha quindi sottolineato i rischi dovuti al ritorno di malattie a causa dei cali delle coperture vaccinali: ”Quest’anno, ad esempio – ha detto – abbiamo avuto dei bambini morti per pertosse, che pensavamo una malattia debellata, ed abbiamo un’insorgenza preoccupante per il morbillo, con decessi dovuti alle complicanze; abbiamo inoltre un caso sospetto di difterite, una patologia debellata da oltre 30 anni. In altri Paesi ci sono casi di poliomielite, e dobbiamo ricordare – ha avvertito il ministro – che le malattie ‘viaggiano'”.

 

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Altro “tema da non sottovalutare – ha aggiunto – è anche quello della meningite”.

Dunque, ha proseguito, “l’Emilia Romagna ha fatto un’azione nell’interesse della salute pubblica, che è l’interesse superiore”.

Riferendosi quindi al problema denunciato da alcune famiglie di attese anche per poter effettuare le vaccinazioni ai bambini, Lorenzin ha sottolineato che in questi casi “le liste di attesa sono ingiustificabili, perchè le vaccinazioni rispondono ad un calendario vaccinale. Si tratta dunque di un problema organizzativo delle Regioni”. Il ministro ha quindi ricordato che nei Livelli essenziali di assistenza, da poco approvati, è stato inserito il nuovo Piano nazionale vaccini, che prevede la gratuità anche per ulteriori vaccinazioni facoltative.