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Assunzioni, i posti sono 2mila in più rispetto alle domande. Ma in 15mila dovranno emigrare

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Anche se ci sono non meno di 2mila posti in più a disposizione per le assunzioni delle fasi B e C della L. 107/15, 15mila precari, per lo più di Sicilia e Campania, dovranno trasferirsi al Nord.

Ad essere coinvolti nel trasferimento forzato saranno anche tanti precari pugliesi, lucani, laziali (soprattutto romani), abruzzesi e toscani. A sostenerlo è il sindacato Anief, dopo aver messo a confronto i posti suddivisi per regione e materia, residuali rispetto alle fasi precedenti (18.476 risultanti dai 47.476 disposti nelle fasi iniziali a dispetto dei 29 mila assegnati), più i posti del potenziamento, con le 71mila domande inoltrate al Miur attraverso il sistema telematico.

Per il sindacato, inoltre, se fosse vero che “almeno 10mila domande sono irricevibili, i posti alla fine non assegnati potrebbero superare le 12 mila unità, anche se si potrebbero utilizzare i docenti dell’infanzia in organico potenziato nella primaria. Il Governo, comunque, sembra aver già perso la sua partita”.

“È una vera e propria lotteria – dichiara Marcello Pacifico (Anief-Cisal-Confedir) – perché il Miur non ha pubblicato né le graduatorie aggiornate degli albi territoriali con i punteggi incrociati dei candidati presenti in tutte le province, ma ha predisposto un algoritmo secretato che assegnerà i ruoli in barba ai principi costituzionali relativi alla pubblicità degli atti nell’accesso al pubblico impiego, alla gestione delle procedure concorsuali come quelle comparative date dallo scorrimento delle graduatorie. Non è una questione solo di trasparenza ma di regolarità dell’intera procedura di assegnazione degli incarichi a tempo indeterminato che porterà certamente il Miur in tribunale”.

 

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“Se è vero che la Repubblica Italiana è fondata sul lavoro – continua Pacifico – non è giusto sfruttare per tanti anni i precari per poi deportarli dove si vuole. Il diritto al lavoro non può e non deve distruggere il diritto alla famiglia, perché senza di essa non c’è lo Stato. Ciò è evidente nella nostra Costituzione come nella Carta europea dei diritti dell’uomo. Così si sta realizzando un esodo mai pensato neanche ai tempi della leva obbligatoria. Stiamo parlando di posti potenziati e proprio perché il Sud è un’area economicamente depressa, ad alto tasso di abbandono scolastico e con un alto tasso di disoccupazione, con Comuni al collasso per i servizi essenziali, una viabilità disastrata, isole e comunità montane abbandonate a se stesse, tocca ora al Governo rivedere i parametri e assegnare 10 mila posti in più nelle regioni dove più necessitano. Soltanto così si comincia ad affrontare la questione meridionale. Nella prossima legge di stabilità – conclude il presidente Anief – devono pertanto essere riviste tutte le regole sulla mobilità del personale scolastico, a partire dall’assegnazione provvisoria annuale, e deve essere previsto un aumento dell’organico potenziato nelle aree a rischio del Paese, soprattutto per il bene delle nuove generazioni”.

Il sindacato ricorda che dal piano di assunzioni sono stati lasciati fuori diverse decine di migliaia di “precari aventi diritto”. Tra questi, “7 mila precari abilitati ma fuori dalla Gae, esclusi, hanno chiesto ai legali dell’Anief di ricorrere per partecipare al piano straordinario”.

L’impressione è che sia solo l’inizio di un contenzioso dalle proporzioni gigantesche: tanti precari assunti fuori regione, dopo aver vinto un concorso regionale o aver scelto una provincia delle GaE, potrebbero decidere di intraprendere la stessa strada che porta in tribunale.

 

LA TABELLA REGIONALE: POSTI VACANTI E DOMANDE INOLTRATE

 

Posti di potenziamento

+Sosteg

Fase C

       

Regioni

Primar

Media

Second

Totale

Sostegn

Totale

Fase B

B + C

Domande

 

Abruzzo

449

176

607

1.232

182

1.414

   

1.925

-511

Basilicat

264

109

394

767

50

817

   

1.207

-390

Calabria

664

268

967

1.899

193

2.092

   

4.314

-2.222

Campan

1.815

810

2.689

5.314

691

6.005

   

11.142

-5.137

Emilia Romag

1.307

487

1.581

3.375

433

3.808

   

3.696

+112

Friuli

421

164

529

1.114

91

1.205

   

980

+225

Lazio

1.653

647

2.112

4.412

788

5.200

   

7.125

-1.925

Liguria

478

193

649

1.320

164

1.484

   

783

+701

Lombard

2.852

1.065

3.091

7.008

1.023

8.031

   

6.630

+1.401

Marche

517

198

698

1.413

189

1.602

   

1.806

-204

Molise

188

76

271

535

34

569

   

711

-142

Piemont

1.250

488

1.506

3.244

416

3.660

   

2.623

+1.037

Puglia

1.236

513

1.820

3.569

468

4.037

   

6.040

-2.003

Sardegn

530

215

769

1.514

162

1.676

   

1.747

-71

Sicilia

1.595

668

2.131

4.394

649

5.043

   

11.864

-6.824

Toscana

1.078

427

1.432

2.937

354

3.291

   

4.283

-992

Umbria

363

139

460

962

94

1.056

   

1.073

-17

Veneto

1.473

563

1.767

3.803

465

4.268

   

3.694

+574

Totale

18.133

7.206

23.473

48.812

6.446

55.258

18.476

73.734

71.643

+2.091

 

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