Home Attualità Azzolina contro Bechis e Wired: hanno preso una cantonata, vi spiego perché

Azzolina contro Bechis e Wired: hanno preso una cantonata, vi spiego perché

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“Ho sorriso quando ho letto quei dati, perché hanno preso una cantonata,” si difende la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira, riferendosi ai dati pubblicati da Wired circa i 65 mila positivi a scuola, di cui anche noi abbiamo parlato di recente e rispetto ai quali Il tempo, nella persona di Franco Bechis, nei giorni scorsi ha mosso accuse pesanti, fino ad oggi 6 dicembre, con un editoriale che mette in discussione l’operato del Ministero dell’Istruzione.

“Sicuramente è in malafede,” l’invettiva di Bechis. “Poi probabilmente è anche incapace. Ma il ministro mente sapendo ben di mentire.”

Insomma, prosegue la disputa che ha visto la Ministra accusata di avere tenuto nascosti i dati dei contagi a scuola.

La domanda di Myrta Merlino

La conduttrice Merlino riepiloga i fatti e i numeri, e afferma: “Il 5 ottobre Lei, Ministra, ha parlato di 1492 studenti positivi, lo 0,021 % dei casi; e di 349 docenti positivi, lo 0,047 % dei casi. Poi, invece, il 31 ottobre, l’analisi mandata all’ISS parla di 65 mila persone contagiate nei plessi scolastici.”

La Ministra replica così: “Innanzitutto il Ministero dell’Istruzione, sin dalla prima settimana di scuola ha fatto un lavoro non dovuto chiedendo a docenti e dirigenti i dati dei contagi. Non dovuto perché sono le Asl che devono fare questo lavoro,” puntualizza la Ministra, con argomenti che aveva usato anche su Skytg24.

Il chiarimento sull’errore di Wired

E spiega l’errore di fondo nell’analisi dei dati di Wired: “Tutte le settimane abbiamo inviato i dati all’ISS perché li lavorasse e li confrontasse con i dati propri. Ora, Wired ha preso questi dati settimanali e li ha sommati, ma i dati non devono essere sommati di settimana in settimana, perché di settimana in settimana possono esserci anche le stesse persone tra i contagiati, persone che hanno contratto il virus la settimana precedente e che dunque vengono contate più volte.”

Inoltre, la Ministra confuta anche l’accusa di avere lasciato fuori dal conteggio 1/3 dei comuni: “Dal 14 settembre al 31 ottobre 1/3 dei comuni non ha avuto contagiati, ecco perché non fanno parte del conteggio,” spiega.

E conclude: “Se le massime autorità sanitarie, da Locatelli a Brusaferro ad altri, continuano a dire che la scuola ha avuto un ruolo marginale nella circolazione del virus, perché stiamo qui a parlare del parere dei non esperti?”

Un argomento su cui la Ministra si era espressa sui social già nelle prime ore della mattinata, a seguito dell’editoriale di Bechis.

Ecco il post della Ministra

“Il quotidiano Il Tempo torna oggi, per la seconda volta, ad accusare me e il Ministero dell’Istruzione di aver “mentito” e di aver “nascosto i dati” sui contagi nelle scuole. È inaccettabile. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Naturalmente ci difenderemo nelle sedi opportune da queste accuse infamanti. Intanto precisiamo alcune cose: se sono disponibili dati di dettaglio sui contagi a scuola è proprio grazie al Ministero dell’Istruzione. Perché, come accade in tutti gli ambiti e non solo in quello scolastico, la raccolta dei dati sui contagi è competenza delle autorità sanitarie. Ma il Ministero dell’Istruzione, tra le tante cose fatte per la ripartenza, ha comunque deciso di avviare un monitoraggio interno, attraverso i dirigenti scolastici che ringrazio. Monitoraggio che, tra l’altro, si è rivelato fondamentale per le autorità sanitarie nel momento in cui in alcuni territori c’è stata una difficoltà crescente di alcune Asl ad archiviare e comunicare i numeri sui contagi. Cosa abbiamo fatto di quei dati? Abbiamo deciso di nasconderli così segretamente da convocare, appena una settimana dopo la riapertura delle scuole, una riunione formale con Istituto Superiore di Sanità e Comitato Tecnico Scientifico per condividere i primi numeri in nostro possesso. Numeri che le autorità sanitarie hanno definito subito confortanti. Da allora, settimana dopo settimana, il Ministero ha trasmesso tutti i dati all’Istituto Superiore di Sanità che li utilizza per i propri report. Le stesse autorità hanno più volte ribadito che la scuola ha avuto un impatto del tutto marginale sull’aumento dei contagi. Non la Ministra Azzolina, ma le autorità sanitarie. Credo non servano altri commenti.”