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Bombardato l’ospedale di Medici senza frontiere

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Nella provincia di Hajja, nello Yemen settentrionale, sono cadute bombe sull’ospedale di Medici senza frontiere, che hanno provocato la morte di sei persone ed il ferimento di altre 13.

Lo hanno riferito residenti e funzionari locali secondo quanto riportato dalla la Bbc online. Il raid è opera della coalizione guidata dall’Arabia Saudita. Una fonte della Reuters ha raccontato che il personale sanitario non ha potuto allontanare immediatamente i feriti perché i passaggi aerei sono andati avanti dopo l’attacco e i soccorritori hanno temuto di finire sotto il lancio di nuove bombe. L’organizzazione umanitaria ha precisato che l’ospedale si trova vicino alla roccaforte dei ribelli.

 

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Un altro attacco aveva colpito sabato scorso una scuola proprio nella provincia di Saada, uccidendo 10 bambini (tra i 6 e i 14 anni) e ferendone 28, secondo quanto affermato sempre da Msf. Ma sono ormai decine i bombardamenti che hanno fatto vittime tra i civili in Yemen dall’inizio delle operazioni militari guidate dall’Arabia Saudita nel marzo 2015 per consentire il reinsediamento del presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi e fare ritirare le forze Houthi alleate dell’Iran, che fanno capo all’ex presidente Ali Abdullah Saleh.

La guerra in Yemen ha causato finora la morte di 6.500 persone, di cui oltre 2mila bambini, e una vera catastrofe umanitaria, con 2,5 milioni di profughi.