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Bussetti e le scuole Sud, la preside Villani (M5S): gli alunni li andiamo a prendere pure al bar, l’impegno è già al massimo

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Insegnare al Sud comporta il triplo delle energie rispetto a chi svolge questa professione al Nord: tanti ragazzi fanno fatica ad andare a scuola, così docenti e presidi non di rado lo vanno a prendere a casa e a cercare nei bar. Dire loro che dovrebbero impegnarsi di più è offensivo, oltre che ingiusto dopo che lo Stato li ha ignorati e lasciati soli per decenni. A sostenerlo, sul suo profilo Facebook, è Virginia Villani, dirigente scolastica oggi deputata del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura, commentando la sferzata alle scuole del Sud del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.

Caro ministro, al Sud ci sono anche poli di eccellenza

In una lunga lettera indirizzata allo stesso titolare del Miur, la Villani sostiene che “un ministro dell’Istruzione non può permettersi di bacchettare le comunità scolastiche del Sud operando una anacronistica e illegittima divisione fra le scuole italiane, basata solo su dati non esaustivi. Le nostre scuole sono poli di eccellenza in decine di altri report e studi che lei finge di ignorare guardando il dito che cerca di coprire la luna”.

“I problemi al Sud, caro ministro, sono numerosi e tutti insieme dovremmo impegnarci fortemente con lavoro e sacrificio per risolverli. Da buon padre di famiglia, da rappresentante dello Stato, dovrebbe garantire assenza di pregiudizi e una buona dose di supporto concreto a chi negli anni è stato ignorato, sfruttato e derubato di ogni possibilità nella totale indifferenza delle istituzioni”.

Lasciati soli ad affrontare problemi enormi

“Al Sud – continua la deputata grillina – manca lo Stato, quello Stato amico che noi vogliamo ad ogni costo – come recita la nostra Carta Costituzionale – che dovrebbe rimuovere gli ostacoli, non crearne altri che non hanno senso. Al Sud siamo stati lasciati soli e apostrofati con parole che non meritiamo”.

“Certi pregiudizi risultano imbarazzanti per Lei e per chi ancora oggi costruisce muri di differenze in un mondo che chiede di essere uniti e di affrontare insieme problemi comuni, drammi enormi e grandi difficoltà. Il personale scolastico ogni giorno si batte per creare questo necessario senso di comunità che lei ha offeso rimarcando la vecchia storia del Nord diligente e del Sud terrone”.

“Una storia a cui – dice sempre Villani – non crede nemmeno lei e che manca di verità e di responsabilità. Uno studente di Napoli ha accumulato in differenza ore di lezione circa un anno e mezzo di scuola in meno del suo coetaneo di Milano”.

“Qui al Sud già facciamo di più”

Secondo la deputata e dirigente scolastica, in questa situazione “un docente o un dirigente del Sud per raggiungere livelli di eccellenza deve impiegare il triplo di energie e sacrifici rispetto ad altre realtà!”

“Ed è vero: ha ragione caro Ministro, ma qui al Sud facciamo di più. Noi dirigenti, oltre a denunciare la dispersione scolastica, i nostri ragazzi li andiamo a prendere a casa, li andiamo a cercare nei bar. Chi le scrive, signor Ministro, da dirigente scolastica faceva questo prima di diventare parlamentare della repubblica Italiana”, conclude Villani.