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C’era una volta il galateo

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C’era una volta il galateo,   veniva insegnato a casa, ma non sempre veniva rispettato”.  Oggi la parola “galateo” sembra un termine fuori moda ed in disuso, eppure da parte di tutti si reclama  la “buona educazione”.

Chi la deve insegnare se non la scuola, luogo privilegiato di educazione e di formazione? Ed ecco l’iniziativa messa in atto presso l’Istituto “Parini” di Catania , dove in cooperazione  con il Rotary Club Catania Est, nel 25° anniversario della sua fondazione, ed in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stato attivato un “Corso pilota di buone maniere”  che porta  come sottotitolo la sigla:  E.M.I.R. (Est modus in rebus) concepito come possibile e concreta risposta alla sempre più incombente “emergenza educativa”,  spesso richiamata anche dalle più alte cariche delle varie istituzioni nazionali ed internazionali.
“Il galateo, afferma la Prof.ssa Tiziana Busato, titolare della Scuola “Prìncipi e Princìpi” di Thiene, in provincia di Vicenza ed esperta in galateo e cerimoniale contemporaneo, è una sensibilità che alberga nell’intimo della persona e non trovando spazio nella famiglia e nella società viene riproposto a scuola anche attraverso il fare, il gioco, l’animazione e l’operatività”.
Tra le  finalità del corso, afferma il preside Giuseppe Adernò dell’Istituto “Parini” prevale l’opportunità  di offrire agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado gli elementi basilari per un corretto esercizio della propria libertà nel vivere civile e nell’instaurare una positiva relazione sociale, una corretta comunicazione con gli altri attuando un percorso di crescita globale della persona umana dal punto di vista intellettuale, emotivo, psicologico e favorendo il potenziamento e lo sviluppo dell’autostima.
Certamente quel che i ragazzi apprendono a scuola viene messo in atto in famiglia e perciò si richiede la collaborazione dei genitori che scelgono per i loro figli la frequenza del corso, in aggiunta all’orario scolastico.
Il “Corso Pilota” è condotto in maniera creativa ed originale, utilizzando le moderne espressioni di gioco e di animazione ed applicando la metodologia del coinvolgimento operativo degli studenti. Non ci sono, infatti, libri o quaderni, ma si impara “facendo e giocando” e gli apprendimenti vengono rinforzati mediante la ripetizione mnemonica ed il “ripasso” di quanto appreso, cosicché ogni nuovo insegnamento produce una modifica del comportamento, e quindi del modo di pensare, di sentire e di agire degli studenti.
I ragazzi imparano le nozioni del moderno galateo: come ci si presenta; le diverse forme di saluto; come ci si comporta in presenza di personalità anche straniere e di culture diverse; (galateo internazionale) come si parla al microfono, come si sta a tavola, come si attuano le quattro “R” della vita di oggi:   rispetto, risparmio, riuso, riciclo e vengono impartite anche delle nozioni di regola sociali nel rispetto della bandiera e della autorità dello Stato.
Ottanta studenti di diverse scuole della città  di Catania  si sono iscritti al corso che prevede  anche la presenza di  docenti “osservatori” al fine di costituire un’ équipe di esperti per dare continuità al progetto nei prossimi anni e nelle diverse scuole della città e dalla provincia. Alcuni docenti di lingua inglese  intendono inoltre riproporre il corso anche in lingua inglese, applicando così  la metodologia del Clil .
In occasione della presentazione del corso sono intervenuti i rappresentanti dell’Università di Catania, delle Amministrazioni provinciale e comunale di Catania , , le autorità rotariane  e delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa
Dopo Vicenza e Milano l’associazione “Prìncipi e Principi” che ha come logo un ranocchio azzurro con la coroncina, giunge a Catania   e prossimamente attiverà una sessione anche ad Hong Hong. Le buone maniere non hanno confini.