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Caro-libri, replicano gli editori

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In base all’analisi effettuata da Ispo per conto dell’Associazione italiana editori (Aie) sui dati di listino dei 32.680 libri di testo presenti in commercio emerge che nel 2005 i prezzi hanno subito un incremento medio dell’1,17% (+1,19% per la secondaria di I grado, +1,16% per la secondaria di II grado).
“Confermiamo tutti i dati che avevamo presentato a luglio”, afferma il presidente del Gruppo editoria scolastica dell’Associazione italiana editori (Aie), Michele Lessona, che precisa: “le aziende italiane di editoria scolastica sono le uniche in Europa che hanno sentito la necessità della certificazione Iso9001; questo, di fatto, significa che, tra i vari adempimenti, le case editrici hanno il dovere di depositare entro il 31 gennaio il listino dei prezzi dei libri, che mantiene la sua validità e non può essere modificato fino al 31 gennaio dell’anno successivo. I prezzi quindi non cambiano e non possono cambiare in corso d’anno”.
Il presidente del Gruppo editoria scolastica dell’Aie aggiunge: “per certificare i dati reali sulle variazioni di prezzo di tutti i libri scolastici in commercio abbiamo affidato a due società terze i listini dei nostri associati e messo a disposizione la nostra banca dati delle adozioni nazionali. L’analisi comparata 2004/2005 listino su listino è stata affidata a Ispo ed ha evidenziato una variazione complessiva del +1,17%; la seconda analisi è stata effettuata dall’Istat ed ha preso in esame anche il dato ponderato, ovvero conseguente al peso di ogni singolo titolo adottato: questa ricerca ha evidenziato una variazione complessiva del +1,8%”.
Sul tema delle nuove edizioni, Michele Lessona fa notare che da alcuni anni l’Associazione ha “sottoscritto un codice di autoregolamentazione che prevede la possibilità di editare nuove edizioni solo nel caso in cui siano previste modifiche di ordine grafico o di contenuto superiori al 20% dell’edizione in commercio”.
“Per gli editori – conclude Lessona – modificare i libri è un costo significativo e in una situazione di mercato stagnante come quella attuale tali operazioni vengono eseguite solo in presenza di oggettive necessità quali, ad esempio, quelle generate da innovazioni scientifiche e/o da particolari fenomeni storici, geografici, giuridici”.