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Compiti per le vacanze assegnati a Natale e Santo Stefano con il registro elettronico. I genitori: “uso scorretto, è normale?”

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Continuano le polemiche e le critiche nei confronti delle scuole e dei docenti che decidono di assegnare dei compiti per le vacanze di Natale. Dopo che alcuni dirigenti scolastici hanno suggerito di non assegnarli, anche diversi genitori si sono trovati d’accordo. Ma non tutti la pensano allo stesso modo. Infatti, alcuni genitori hanno raccontato di essersi visti assegnare compiti sul registro elettronico il giorno di Natale, con tanto di polemica. Proprio per questo, riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’Associazione italiana genitori Toscana che racconta cosa è successo.

Fra i tanti meriti, c’è anche un difetto nel Registro elettronico, un uso scorretto che sta prendendo rapidamente piede, quello di assegnare i compiti a scuola chiusa: la sera, durante il fine settimana, addirittura durante le vacanze di Natale.

L’allarme delle famiglie è tangibile: “Venerdì, finita la scuola, erano stati dati dei compiti accettabili per le vacanze di Natale – riferisce uno degli oltre duemila membri del gruppo Facebook ‘Genitori nella Scuola’– La vigilia di Natale (e per me è stato vergognoso) sono arrivati sul registro elettronico due compiti molto impegnativi e a Natale e Santo Stefano sono arrivati altri compiti per inglese, tecnologia e grammatica. Ora vi chiedo: vi sembra normale?? C’è una direttiva che regoli l’uso del registro elettronico? Quando la scuola è chiusa dovrebbe esserlo anche il registro. Cosa posso fare? Possono i professori essere attivi così? Senza dare respiro ai ragazzi? Hanno fatto una settimana piena di verifiche e interrogazioni proprio per essere più liberi durante le vacanze e ora si ritrovano una montagna di compiti!”.

I commenti si moltiplicano: “Capita anche a noi. Vengono inseriti nuovi compiti praticamente ogni giorno. Tanta ansia perché è un continuo tormento, ogni singolo giorno!!!”; “Non tocchiamo questo tasto, a mia figlia oggi sono arrivati 40 esercizi di matematica” commentano due mamme, mentre un’altra rivendica: “Vorrei ricordare che gli stessi docenti reclamano il diritto alla “disconnessione” a fronte del fatto che vengano loro inoltrate (a mezzo mail o sul portale o sul registro) circolari e avvisi fuori dall’orario di lavoro”.

Dal dibattito emergono anche possibili soluzioni: “Nel regolamento di istituto abbiamo fatto deliberare che gli eventuali compiti vengano assegnati entro l’ultimo giorno prima delle vacanze. Serve anche per consentire a chi deve partire di valutare che libri portarsi dietro. Qualche docente disattende argomentando che non vuole che vengano fatti tutti assieme, appena finita la scuola, ma un po’ per volta, decidendo di fatto quali giorni devono essere dedicati allo studio e quali no”. Questo ultimo commento suscita però recise reazioni: “Ma non esiste, uno in casa propria farà quello che vuole, l’importante è che i compiti siano svolti per il rientro a scuola”; “Ma infatti! Una famiglia potrà essere libera di organizzarsi, ad esempio se vuol fare un viaggio?!?”.

A volte però non è tutta colpa dei docenti: “A noi è capitato che i compiti arrivassero sul registro con un certo ritardo durante il weekend, o addirittura la mattina, un’ora prima di entrare a scuola; salvo poi scoprire che il docente assegnava regolarmente i compiti in classe, a fine lezione, ma gli studenti non li scrivevano sul diario: il docente compilava il registro con calma a casa, dove aveva il PC (perché quello in classe non funzionava), senza peraltro violare alcuna norma. Occorrerebbe interrogarsi sul fatto che il registro elettronico non può (e non dovrebbe) sostituire il diario o far venire meno l’attenzione in classe”. In certi casi però risulta indispensabile: “Mio figlio DSA non fa in tempo a scrivere nulla sul diario, anche perché essendo disgrafico non capirebbe nemmeno la sua stessa scrittura, quindi per lui il registro elettronico è come il vangelo”.

Il consiglio dunque è quello, accertati i fatti, di chiedere al rappresentante di classe che riporti la situazione al docente o al coordinatore, spiegando il disagio creato. Se in questo modo non ottiene nulla, il rappresentante di classe si potrà rivolgere al dirigente scolastico e al presidente del consiglio d’Istituto per chiedere all’uno una circolare e all’altro una specifica integrazione del Regolamento d’istituto.

Non va poi dimenticato che per legge (art. 1 del Regolamento sulla valutazione degli alunni – DPR 122/2009) ogni alunno ha diritto a una valutazione tempestiva e trasparente, per cui anche i compiti per le vacanze dovranno essere corretti e l’alunno e la sua famiglia dovranno essere informati circa i risultati conseguiti.