Home Concorsi Concorso dirigenti scolastici, boom di ricorsi. Il Mim chiarisce: “Se ci fossero...

Concorso dirigenti scolastici, boom di ricorsi. Il Mim chiarisce: “Se ci fossero irregolarità saremmo la prima parte lesa”

CONDIVIDI

In questi giorni è esploso il caso dirigenti scolastici, a seguito della presentazione di numerosissimi esposti e ricorsi da parte di candidati di tutta Italia. A rispondere a nome del Ministero dell’Istruzione e del Merito è stata la capo dipartimento Carmela Palumbo ai microfoni de La Repubblica.

“Per noi questo concorso ha grande importanza perché ci permette di avere da settembre professionisti qualificati nelle scuole. Se ci fossero irregolarità, saremmo la prima parte lesa”, ha esordito. Come mai tanti ricorsi? Ecco la sua risposta: “Per noi che gestiamo queste procedure è un fatto noto. In questo concorso abbiamo avuto tre ondate di protesta: la prima perché i partecipanti alla preselettiva chiedevano di equiparare le prove del concorso ordinario a quelle semplificate del concorso riservato, la seconda quando i bocciati alla preselettiva lamentavano che le soglie di accesso all’orale fossero diverse da regione a regione, ma dipendeva semplicemente dai posti disponibili in ogni territorio, e ora la terza. I primi due round sono andati a vantaggio dell’amministrazione: i ricorsi sono stati tutti respinti”.

I chiarimenti del Mim

Ecco cosa ha detto in merito alle varie anomalie riscontrate: “Voglio rassicurare tutti: Cineca, che gestisce la parte informatica del concorso, ha adottato la ‘procedura in doppio cieco’. Le commissioni avevano un identificativo per la correzione degli scritti diverso dall’identificativo dei candidati. Solo dopo la correzione è stato sciolto l’anonimato. I Tar di Abruzzo e Sicilia ci hanno dato ragione su questo punto”.

Le prove sono state trasmesse 48 ore prima alle commissioni? “I quesiti sono stati sorteggiati in anonimato a livello centrale tra i centinaia preparati dal Comitato tecnico scientifico. Cineca ha poi avuto la necessità tecnica di caricarli in piattaforma prima della prova ma le commissioni li hanno visti insieme ai candidati il giorno dello scritto”.

In Lombardia ci sarebbero stati candidati assenti allo scritto ma ammessi all’orale: “C’è una spiegazione: le due candidate ‘fantasma’ hanno partecipato alla prova suppletiva in quanto in stato di gravidanza e per questo non figuravano nell’elenco della prova ordinaria”.

In Campania si è arrivati a un esposto in procura e la prova orale è stata sospesa: “Avevamo già chiesto a marzo una relazione al direttore dell’Usr e una seconda la abbiamo chiesta in questi giorni. Ora ne stiamo valutando gli esiti. Siamo in stretto contatto con tutti gli uffici scolastici territoriali e stiamo verificando le lagnanze arrivate. Se risultassero comportamenti illegittimi o penalmente perseguibili, saremo i primi a prendere provvedimenti”, ha aggiunto.

“Di solito si usa una logica conservativa, annullando solo gli atti conseguenti a un eventuale errore e salvando il resto. Ma mi metto nei panni di chi deve affrontare i colloqui: credo che abbiano diritto a un po’ di serenità per la prova. Noi miriamo a quest’ultimo miglio: approvare le graduatorie di merito in modo da fare le immissioni in ruolo già dal prossimo anno scolastico”.

Valditara: “Non saranno tollerate opacità”

“Se dovessero evidenziarsi illeciti di rilievo penale provvederò personalmente a segnalare alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei conti per i profili con rilievo erariale”, ha dichiarato qualche giorno fa il ministro Valditara, aggiungendo che “non saranno tollerate opacità”.

Il Mim ha poi precisato che le commissioni d’esame sono scelte a livello regionale e non centrale, rendendo noto inoltre che ad oggi in quasi tutte le regioni si stanno regolarmente svolgendo le prove orali del concorso in questione. Sono in corso di esame, ad esempio, ricorsi relativi alle prove scritte per Lazio, Puglia e Calabria, mentre sono stati già rigettati i ricorsi presentati in Veneto e Abruzzo. Il Mim sta seguendo l’evoluzione del contenzioso.

“Il Mim continuerà a vigilare attentamente nell’interesse della scuola italiana e dei partecipanti, che con sacrifici ed impegno sostengono le prove concorsuali”, ha concluso il Ministro.

Respinto ricorso in Sicilia

Il TAR Sicilia, come annuncia l’Usr Sicilia, ha respinto il ricorso presentato da cinque candidati siciliani al concorso, bocciati allo scritto, in merito alla incompatibilità a ricoprire il ruolo di presidente della commissione per un docente che aveva gestito corsi di preparazione al concorso.

L’organo di giurisdizione amministrativa ha accolto il rilievo dell’USR Sicilia, evidenziando che la condizione ostativa si riferisce ai soli ‘corsi di natura privata di preparazione ai concorsi, non anche a una procedura concorsuale pubblica’. Il commissario, ribadiamo, non è stato ritenuto incompatibile.