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Concorso docenti, Giannini: “Prove scritte ad aprile, orali a luglio. 1 docente su 3 assunto”

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Il ministro Stefania Giannini ha presentato in Commissione Cultura della Camera dei deputati le prove del prossimo concorso docenti.

In apertura, il Ministro ha tirato le somme per quanto riguarda l’attuazione della legge 107/2015, sottolineando che “sono stati assunti più di 80mila docenti. Si tratta di un numero importante, di portata storica. Abbiamo ridotto di 2/3 il precariato”.

Per quanto riguarda il concorso, Giannini puntualizza che il Miur ha preso in considerazione il parere (non vincolante) del CSPI, generando “un equilibrio tra la nostra proposta e i rilievi del CSPI”.

Poi si sofferma sul nodo sui quesiti in lingua straniera: “Per la lingua straniera non sono state completate le valutazioni, ma posso assicurare che per noi è importante che i docenti dimostrino la conoscenza della lingua inglese per primaria e infanzia e di una lingua straniera per la scuola secondaria. Due quesiti volti a valutare la compentenza del livello B2 dei candidati. Tutto ciò sarà definito nei prossimi giorni.”

Il numero uno del Miur passa ai numeri del concorso: “Tre bandi: i posti sono più di 63mila, saranno coperti tutti i posti vacanti dell’organico dell’autonomia. Saranno a copertura del fabbisogno triennale, fino al 2018. Questi numeri derivano dallo scorrimento delle GaE e dai pensionamenti (turnover). Per il sostegno già quest’anno abbiamo dato il 13% in più di quanto previsto”.

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Giannini conferma quello che era già noto, cioè che i candidati saranno circa 200mila e, secondo il Ministro, 1 su 3 avrà possibilità di entrare di ruolo a scuola. Inoltre, ci saranno 40 punti per le prove scritte che si svolgeranno ad aprile, 40 per le prove orali di luglio, 20 per i titoli. I punteggi delle prove non si possono modificare perchè si riferiscono al Testo Unico. Entro il mese di luglio, quindi, si dovrà concludere il tutto, in modo da permettere l’immissione in ruolo dei docenti vincitori a settembre.

Una battuta sulla mobilità, dopo la firma dell’ipotesi di contratto: “Ieri è stato sottoscritto un accordo sulla mobilità molto importante. Si definiscono le regole per gli anni 2015-2017 e si mettono a regime una serie di criticità che erano oggetto di preoccupazione per noi. Questo accordo definisce la mobilità sulla base di ambiti territoriali. Abbiamo dato attuazione a quanto scritto dalla Legge 107”.

In chiusura, il Ministro dell’Istruzione, parla degli interventi già attuati, dalla card dell’autoformazione al potenziamento dell’alternanza scuola – lavoro. “Interventi, conclude Giannini, anche per quanto riguarda la scuola paritaria, allineando l’Italia al resto dell’Europa. Potenziata anche l’area relativa alla digitalizzazione della scuola”.