Home Politica scolastica Concorso docenti, Pd: “bene Giannini su richieste di modifica”

Concorso docenti, Pd: “bene Giannini su richieste di modifica”

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In una nota congiunta i deputati del gruppo Pd della Commissione Cultura commentano il doppio intervento del ministro Giannini in Senato e alla Camera.

“Accogliamo con soddisfazione le parole della Ministro Giannini che, affermano i parlamentari, nel corso dell’audizione di ieri presso la Commissione Cultura del Senato e di oggi presso la Commissione Cultura della Camera, ha confermato la volontà di recepire molte delle osservazioni proposte nella stessa commissione dal gruppo Pd, in vista della modifica del bando del concorso docenti”.

“In questo senso – proseguono – è importante l’apertura mostrata nell’accogliere, soprattutto, tre osservazioni: il concorso non sarà a carattere nozionistico-disciplinare ma avrà un impianto teso a valutare le competenze metodologico-didattiche come da impegni presi dal Governo con il Parlamento in sede di esame della Legge 107; le domande di lingua terranno conto delle differenze di formazione dei diversi candidati e non saranno dirimenti per ottenere il minimo del punteggio necessario per superare il concorso e, dunque, saranno congegnate in modo tale da non compromettere l’esito della prova. Infine, vi sarà un aumento del punteggio per il servizio che garantisca equilibrio tra le istanze dei docenti che hanno affrontato prove altamente selettive e quelle degli insegnanti che da molti anni prestano servizio nelle nostre scuole”.

“Il ministro Giannini, dunque, prosegue la nota dei deputati Pd, accogliendo le nostre osservazioni e quelle espresse dal CSPI, ha dimostrato attenzione verso le istanze del mondo della scuola”.

“Il gruppo Pd della Commissione Cultura, concludono la nota i deputati del centrosinistra, è quindi soddisfatto, poiché le modifiche che verranno introdotte renderanno il concorso coerente con l’impianto definito dalla Legge 107 e con la volontà di dare vita ad una prova che valuti le competenze didattico metodologiche dei docenti e non certamente quelle nozionistiche e disciplinari ampiamente valutate nel corso dei loro studi universitari e percorsi abilitanti”.