Home Archivio storico 1998-2013 Estero Creato un centro di mobilità per i ricercatori Europei

Creato un centro di mobilità per i ricercatori Europei

CONDIVIDI


A seguito alla constatazione della "fuga di cervelli" dall’Unione Europea verso gli Stati Uniti, il presidente del Consiglio "Ricerca" François-Xavier de Donnea, e il Commissario Europeo per la Ricerca Philippe Busquin hanno espresso la loro idea di sostenere nuovi programmi per istituire un’organizzazione di consulenza e rappresentanza, finanziata dalla Commissione e destinata alla mobilità dei ricercatori all’interno dell’UE.  I programmi per questa nuova organizzazione, a cui la Commissione ha promesso un finanziamento, sono emersi durante una conferenza del Consiglio "Ricerca" dell’UE, organizzata dalla Presidenza belga per il 17 e il 18 settembre con il titolo "Eccellenza, mobilità e scambi: aprire la ricerca europea al mondo".
L’organizzazione svolgerebbe tre funzioni principali: fornire consulenza e supporto ai ricercatori che si spostano all’interno dell’UE, fungere da centro di studio su questioni legate ai ricercatori, e costituire un gruppo di pressione che faccia adottare misure in favore della mobilità. Si spera che il centro inizi la sua attività entro la fine del 2002. François-Xavier de Donnea, che è anche ministro-presidente della regione Bruxelles-Capitale, ha reso nota la sua intenzione di attivare un centro di mobilità per i ricercatori in quella regione, che costituirà una fase preliminare prima di creare in tutta Europa una vera e propria rete di analoghi centri di coordinamento per questioni legate ai ricercatori.
Nel corso della conferenza è anche emersa l’esigenza di un rete di strumenti e infrastrutture europee, che ottimizzino il trasferimento delle conoscenze all’interno dell’UE, per rafforzare i gruppi di ricerca interdisciplinari e multinazionali, che promuovano il processo di apertura e scambio.


Per informazioni consulta "Ulteriori approfondimenti"