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D’Alema: il Pd ha realizzato il programma di Berlusconi, sulla scuola deve cambiare strada

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“Nella scuola il Partito democratico è disposto a cambiare strada?”: a chiederlo è stato Massimo D’Alema intervenendo il 17 ottobre a Taranto a un dibattito sull’Ilva organizzato da Sinistra Italiana e Articolo Uno-Mdp.

Il riferimento dell’ex presidente del Consiglio è all’approvazione della Buona Scuola, la riforma che ha introdotto le assunzioni fuori provincia di appartenenza, la chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi, il bonus merito, l’accelerata sull’alternanza scuola-lavoro. Tutti provvedimenti che hanno generato molte più proteste che consensi.

“In questi anni – ha proseguito D’Alema – il Partito democratico è sembrato essere più il realizzatore del programma di Berlusconi. Guarda caso erano parole d’ordine di Berlusconi quelle di eliminare l’articolo 18, togliere le tasse sull’Imu, persino il Ponte sullo stretto è stato rilanciato dal Partito democratico”.

I nodi del Pd

I nodi, ha detto D’Alema, “sono di carattere politico e programmatico. Bisogna parlare dei problemi del Paese, come si combatte la povertà, come si assicura ai giovani un lavoro che non sia un tirocinio, un contratto di stagista, un contratto part time, come si fa una politica di sviluppo del Mezzogiorno mentre si approfondisce la distanza tra Nord e Sud. Gli ultimi dati – ha concluso – ci dicono che questa distanza diventa sempre più incolmabile”.

Il leader Mdp ha anche chiesto se “il Partito democratico è disposto a rilanciare una progressività fiscale anziché togliere le tasse sulle case dei ricchi in un Paese dove ci sono 5 milioni di poveri?”.

Il Jobs Act: un fallimento

“Il Jobs Act – ha proseguito – è stato un fallimento. Ha prodotto precariato, super sfruttamento, ha prodotto una situazione come quella dell’Ilva di Taranto dove gli imprenditori dicono che vogliono applicare il Jobs act, cioè licenziare i lavoratori e riassumerli con un salario più basso e contributi pubblici”.