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DdL Scuola, la maggioranza prende tempo

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Una richiesta in senso opposto a quella formulata dalle opposizioni che al contrario chiedono che la commissione proceda a tappe forzate con l’esame di tutte le proposte per discuterle nel merito e concludere l’esame del provvedimento nei tempi previsti.

Su queste istanze il presidente della commissione, Andrea Marcucci (PD), ha annunciato che si pronuncerà entro le 20,30, orario di riconvocazione della commissione. “Deciderò sulla base del dibattito in ufficio di presidenza e delle posizioni emerse dai capigruppo di maggioranza, di opposizione e dei relatori – riporta l’agenzia Askanews al termine della riunione -. Non vorrei trovarmi a convocare la commisione magari per domani e trovarmi poi in apertura di riunione con i relatori che mi chiedono piu’ tempo per gli emendamenti”.

Lo slittamento a lunedì pomeriggio (ipotesi preferita da Marcucci) o martedì mattina appare insomma assodato. 

Nel pieno disaccordo da parte delle opposizoni. “Le sconvocazioni della commissione sono state fatte prima perche’ la Bilancio non aveva prodotto i pareri, ora percheè la maggioranza deve prendere tempo. Non certo per colpa delle opposizioni. Noi chiediamo la riconferma del calendario per entrare nel merito di tutte le proposte presentate – ha sottolineato la capogruppo M5S in commissione, Enza Blundo -. I pareri della Bilancio arrivano all’art.7, materiale ce n’è. Se si lavora possono essere esaminati, invece da stamattina discutiamo della politica che si fa in televisione!”.

Dal canto loro i relatori tengono ferme le posizioni. “Ribadiamo la nostra richiesta di una pausa per ridurre il numero dei nostri emendamenti – ha dichiarato Francesca Puglisi del Pd. Non arretriamo di un millimetro sulla riforma. Vogliamo trovare la strada per rimettere in cattedra 100 mila insegnanti a partire da settembre, nella consapevolezza che la Buona scuola non è solo occupazione”.