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Di Meglio (Gilda): “Governo allergico ai sindacati e ai diritti di chi lavora

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La scuola sta attraversando una fase poitico-sindacale molto complessa e delicata. E’ interessante sentire dai protagonisti cosa sta bollenfo in pentola.

In questa intervista parliamo con Rino Di Meglio, coordinatore nazione della FGU-Gilda.

 

Domanda

 

In questi giorni le scuole stanno formulando le richieste per l’organico potenziato e il Governo spara numeri a caso sulle prossime immissioni in ruolo. Il ministro all’istruzione Stefania Giannini, in un’intervista al settimanale “Oggi”, sostiene che con la fase C usciranno dal limbo del precariato altri 55 mila docenti, dalla segreteria del sottosegretario Davide Faraone ci dicono che, con la fase C, ci saranno all’incirca 48 mila assunzioni in ruolo. Oltre la grande confusione e la grande incertezza, lei si è fatto un’idea di quanti saranno gli immessi in ruolo con la fase C?

 


Di Meglio

 

Nella tabella allegata alla legge 107 il numero dei posti del cosiddetto potenziamento è definito con precisione ed addirittura distribuito per singola regione. Il totale previsto sono 48.812 posti, cui però si aggiunge il contingente di sostegno, pari ad ulteriori 6.446 posti, quindi i numeri giusti sono quelli del ministro.

 

Domanda

Dal Miur ci dicono che i 55 mila posti dell’organico potenziatoda assegnare ai ruoli della fase C, qualora i docenti individuati sono già impegnati in incarico annuale potranno essere dati a supplenza dallo stesso dirigente scolastico. Ma nel comma 95 della legge 107/2015 è scritto: “a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016, i posti per il potenziamento non possono essere coperti con personale titolare di contratti di supplenza breve e saltuaria. Per il solo anno scolastico 2015/2016, detti posti non possono essere destinati alle supplenze di cui all’articolo 40, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e non sono disponibili per le operazioni di mobilità, utilizzazioneo assegnazione provvisoria”. Quindi sembrerebbe che la legge dica il contrario di quanto affermato pubblicamente dal Miur. Come stanno veramente le cose?

 

Di Meglio

Lei ha perfettamente ragione: questa contraddizione è identica al divieto per gli esoneri dei vicepresidi. La legge di stabilità li vietava, ma visto il ritardo dell’organico potenziato e la difficoltà creatasi nelle scuole, il Ministro è stato autorizzato, con il beneplacito del Ministro dell’Economia e la benedizione del Leader maximo ad ignorare la legge. La situazione che si prospetta è simile: l’attuazione della legge relativa all’organico potenziato è in ritardo, quindi si medita probabilmente di non rispettarla. Posso capire le difficoltà pratiche create dal ritardo nell’approvazione della legge, ma come cittadino comincio a chiedermi, non senza preoccupazione, se viviamo ancora in uno Stato di diritto.

 

Domanda

La mobilità degli insegnanti per l’anno scolastico 2015-2016, sarà fortemente coattiva, tanto da destinaremoltissimi docenti in delle province che mai avrebbero voluto chiedere. Ritiene si possa intervenire con la contrattazione sulla mobilità e con qualche correttivo della legge 107/2015 in legge di stabilità per attutire il fenomeno dei trasferimenti forzati?

 

Di Meglio

 

L’attuazione pratica della legge sta dimostrando ogni giorno di più quanto sia pasticciata e quanti problemi, anche di carattere umano si stiano creando.
Mi auguro che con un minimo di buon senso si possano apportare dei correttivi sul piano legislativo e che si dia la possibilità, mediante la contrattazione, di permettere anche alle organizzazioni sindacali di svolgere un ruolo di tutela di situazioni più difficili.

 

Domanda

 

Gli insegnanti italiani temono fortemente che con gli ambiti territoriali, le reti scolastiche e la flessibilità oraria, punti nodali della legge 107/2015, si arrivi all’aumento dell’orario di servizio settimanale dei docenti. Pensa di potere tranquillizzare su questo punto gli insegnanti italiani o ci sono segnali per cui preoccuparsi?

 

Di Meglio

 

E’ abbastanza evidente che l’attuale governo è allergico ai sindacati, ai contratti ed ai diritti di chi lavora. Le voci che corrono circa uno stanziamento di 300 milioni per il rinnovo dei contratti di 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici sono indicative della considerazione del Governo nei nostri confronti. Se fosse vero, si tratterebbe semplicemente di un insulto. Dico questo perché ovvio che da un governo che, violando la Costituzione, ha stabilito principi di chiamata diretta e trattativa privata per l’assunzione dei docenti statali, ci si può attendere di tutto.
E’ necessario quindi portare avanti una battaglia forte per il rispetto dei diritti, altrimenti non vi saranno limiti al peggioramento delle condizioni professionali dei docenti.
Noi continueremo intanto a batterci, con i mezzi consentiti dalla legge, perché siano eliminate le parti inaccettabili della legge 107.