Home Precari Diplomati magistrali, Fedeli: “Evitare contenziosi, deciderò in piena autonomia”

Diplomati magistrali, Fedeli: “Evitare contenziosi, deciderò in piena autonomia”

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Lo scorso 20 dicembre il Consiglio di Stato a sezioni riunite ha deciso in via definitiva i diplomati magistrali conseguito entro il 2001/2002 dovranno essere esclusi dalle GaE, quelle per le assunzioni di ruolo.

La sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che chi si è diplomato al liceo magistrale dovrà essere inserito nelle Graduatorie d’istituto, quelle che vengono utilizzate per le supplenze annuali e temporanee.

Per lunedì, giorno di rientro in classe degli studenti dopo le feste natalizie, è stato indetto uno sciopero dei docenti della scuola primaria e dell’infanzia. All’iniziativa hanno aderito diverse sigle sindacali.

In un’intervista a Il Resto del Carlino, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, parla della situazione dei diplomati magistrali in vista dell’importante incontro di oggi al Miur con i sindacati: “Bisogna saper leggere bene la sentenza del Consiglio di Stato, la decisione non ha effetti immediati sulle situazioni soggettive dei diplomati magistrali. Il Consiglio di Stato è intervenuto per assicurare che i giudici interpretino la normativa in modo uniforme visto che in passato ci sono state sentenze con orientamenti differenti. In assenza dei nuovi giudizi di merito che prima o poi arriveranno come ministero abbiamo chiesto all’Avvocatura generale dello Stato una interpretazione corretta della sentenza. Innanzitutto bisogna capire se è retroattiva o no e come bisogna ottemperare ai diritti dei già assunti in ruolo in forza di una sentenza del Tar e di quelli che hanno già superato il periodo di prova, come anche dei controinteressati laureati. Noi vogliamo evitare che si vada avanti di contenzioso in contenzioso e che ci siano ulteriori ricorsi. Deciderò in piena autonomia. A furia di usare ricorsi anziché l’applicazione delle legge si creano situazioni di difficoltà per la scuola, per la continuità didattica, quindi per gli studenti, per le famiglie e anche per le singole persone”.