Home Generale “Divieto assoluto di pubblicità in programmi tv per minori di 10 anni”

“Divieto assoluto di pubblicità in programmi tv per minori di 10 anni”

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I parlamentari M5s hanno illustrato alla stampa i dettagli della proposta di legge su pubblicità e minori, con cui si intende cambiare la regolamentazione della trasmissione dei messaggi pubblicitari nei programmi tv dedicati ai bambini.

Roberto Fico, presidente della commissione di vigilanza Rai, ha infatti spiegato: “Il nostro obiettivo è distruggere il binomio bambino-consumatore, proprio perché i più piccoli hanno il diritto di crescere in un’infanzia felice e serena, dove viene tutelata a pieno la loro integrità psichica, fisica e morale, cosa che con il bombardamento di spot non può avvenire”. “In questa legge prevediamo l’assoluto divieto della pubblicità nei programmi per bambini fino ai 10 anni, all’interno dei quali non si potranno più mandare in onda spot né prima, né durante, né dopo. E’ un divieto assoluto. Il divieto di trasmissione viene esteso anche alle pubblicità in cui sono presenti i minori fino ai 13 anni”.

 

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“La televisione è un mezzo che può sviluppare il senso critico dei bambini, trasferire delle opportunità di accrescimento culturale ma il rapporto tra i minori e la tv deve essere normato in un modo migliore – ha aggiunto Fico – Dal primo maggio 2016, con il lavoro che abbiamo fatto in Commissione di Vigilanza, la pubblicità su Rai Yoyo sarà completamente vietata, un grande passo avanti per la televisione pubblica che vorremmo estendere a tutte le altre tv. Ci siamo, quindi, spinti oltre e abbiamo creato questa proposta di legge”.

“Il pericolo maggiore per i minori – evidenzia Fico – almeno fino all’età di otto anni, deriva dall’incapacità di riconoscere il confine tra un messaggio pubblicitario e un prodotto editoriale, cioè dall’incapacità di cogliere la specifica funzione persuasiva della pubblicità, vedendola quindi come realtà. Questo può portare a manifestare comportamenti consumistici nei bambini e di conseguenza a situazioni di disagio nelle famiglie e nelle scuole, proprio perché la pubblicità crea delle differenze tra status e quindi un’insicurezza sociale”.

“L’attuale situazione normativa in Italia è troppo debole e andiamo a sostituire la parte del testo unico che tratta questi argomenti. Per fare questo abbiamo utilizzato la tecnica della ‘novellazione’ – ha spiegato ancora Fico – invece di fare un nuovo disegno di legge, sostituiamo la parte del testo unico con due articoli di sostituzione”.

“Un modo giusto e razionale di procedere anche nella semplificazione del processo legislativo. In Commissione di Vigilanza erano tutti d’accordo sull’abolizione della pubblicità e proporremo la legge anche in Parlamento perché crediamo che la tutela dei minori sia un fondamento importante della nostra società”.

Fico, a margine della presentazione alla Camera della proposta di legge, ha anche detto: “Il divieto delle pubblicità del gioco d’azzardo deve essere sacrosanto in questo Paese, non solo sulla televisione pubblica ma anche in tutte le tv”. “Non farei solo delle fasce ristrette, perché l’azzardo è qualcosa che rovina la vita delle persone – ha spiegato Fico – Ogni giorno vediamo nelle tabaccherie e nei bar, dove ci sono queste sale piccole e buie, la gente che purtroppo continua a giocare. E questa è una cosa che non deve certamente essere stimolata tramite la pubblicità e tantomeno tramite la televisione pubblica”.