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Docenti idonei concorsi Pnrr, l’epurazione è finita: nelle graduatorie di merito ora c’è spazio pure per loro, assunzioni in arrivo

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Arriva una prima buona notizia per il personale docente precario della scuola risultato idoneo al termine di un concorso svolto negli ultimi cinque anni: a Palazzo Madama, al fotofinish, è spuntato un emendamento al decreto Scuola che lo colloca nelle ambite graduatorie di merito, dove in presenza di posti ancora disponibili (con il vincolo della misura massima del 30% di quelli messi a bando) verranno a breve collocati in coda ai vincitori. E la novità – di cui ha dato notizia stamane anche il ministero dell’Istruzione e del Merito – vale anche per coloro che hanno partecipato ai concorsi straordinari legati al Pnrr, che sono decine di migliaia.

La disposizione, che è una importante apertura, anche se non è proprio quella attesa dai diretti interessati da tempo, riguarda gli insegnanti risultati idonei a partire dalle varie procedure concorsuali svolte dall’anno 2020 e ha trovato spazio all’interno del decreto-legge n. 45/2025, il cosiddetto decreto Scuola dedicato alle “Disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del PNRR in materia di istruzione e merito e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026”: coloro che sono risultati idonei al termine dei concorsi Pnrr potranno aspirare alla copertura dei posti banditi, anche se al massimo sul 30% dei posti banditi, e senza scadenze temporali.
Tra i primi a cantare vittoria risulta Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e già presidente della commissione Cultura al Senato, che da tempo caldeggiava tale epilogo, a cui è arrivato, spiega alla Tecnica della Scuola, “attraverso due momenti, due step, di concessione del diritto”.


“Come preannunciato – fa sapere sempre il leghista in una nota – , dopo il decreto PA bis che due anni fa ha restituito le graduatorie di merito ai docenti idonei del concorso ordinario 2020 (più della metà sono già stati assunti), col decreto Scuola si concretizza un’altra importante novità alla quale lavoravamo da tempo con la Task force Pnrr della Commissione europea: l’apertura agli idonei dei concorsi Pnrr fino al 30% dei posti banditi, senza scadenze temporali“.

“Significa – spiega Pittoni – che gli idonei Pnrr acquisiscono uno status per cui di fatto l’assunzione a tempo indeterminato diventa solo questione di tempo. Scelta che da una parte consentirà di conservare l’accesso ai posti anche alle altre categorie, a partire proprio dagli idonei dell’ordinario 2020 ai quali ora si aggiungeranno, rispettando un ulteriore impegno che avevamo assunto, gli idonei dello straordinario 2020. Dall’altra, ridurrà i tempi dell’obiettivo 70mila assunzioni Pnrr, così da recuperare in anticipo i margini di manovra necessari al ministero per velocizzare lo svuotamento delle tante graduatorie”, conclude l’ex senatore.