Come è noto su smartphone e tablet, oltre a servire per lo studio e lo svago, sempre più spesso si trasformano i trappole dentro passano messaggi ed post che possono distruggere la vita a un ragazzino: questo è il cyberbullismo, una delle forme di tortura psicologica più diffusa tra gli adolescenti. Dietro c’è sempre un segno di razzismo: etnico, sessuale, estetico. La vittima, una volta colpita, si sente isolata: ha paura di rivolgersi alla famiglia, alla scuola o agli amici. E allora al liceo Siotto di Cagliari è stato chiamato uno psicologo e messo a disposizione dei ragazzi.
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E parlare di attacchi via web non sarà più tabù dal momento che simbolicamente la scuola ha adottato Igloss@ 1.0, un manuale sul cybercrime che parla, con linguaggio semplice, del fenomeno e dei comportamenti a rischio adottati dagli adolescenti. Al tema il Siotto ha dedicato una mattinata di riflessione con esperti del settore. L’aula magna era gremita, circa 400 ragazzi hanno partecipato all’incontro con molte presenze anche da altre scuole.
