Home I lettori ci scrivono Educazione sessuale a scuola: un applauso al Governo per averci pensato

Educazione sessuale a scuola: un applauso al Governo per averci pensato

CONDIVIDI

Ci voleva un governo di destra perché  nelle scuole ci fosse un’educazione sessuale. In tanti anni di governo, il centrosinistra non ci ha nemmeno provato, nel timore di inimicarsi gli elettori di credenza cattolica. E adesso i sedicenti progressisti  liberal sono pronti a criticare il ministro Valditara che ha proposto l’educazione sessuale  a scuola con un disegno di legge.
Avra’ pure i suoi limiti questo disegno di legge, ma si deve dare onore al merito di volerla finalmente introdurre.
Dopo la rivoluzione di internet e degli smartphone che possiedono tutti gli adolescenti,è  facile incappare per essi in siti pornografici che discorcono la sessualità  a mero fatto meccanico( a quando, a proposito, è  rimandata la legge che obbliga questi siti a identificare un minore?)
Dopo tanti “femminicidi” che ci sono stati e ci sono,occorre un’educazione affettiva e sentimentale dei giovani che metta in  crisi il modello culturale  patriarcale ancora  imperante.

Papa Francesco che da poco ci ha lasciati,in uno scritto inedito paragona l’amore a un tango: è  talmente antifobico il suo discorso circa la sessualità che andrebbe diffuso e letto in tutte le scuole  (lo trovate riportato su Repubblica del 1 maggio).
Certo ci sono ancora argormenti tabu’ come l’omosessualità o la cultura gender che vede il sesso come una costruzione culturale e sociale e non biologica.
Bene ha fatto ,perciò, il Ministro Valditara a chiedere il consenso preventivo dei genitori per quel che si va a insegnare.
Ci sono temi delicati e divisivi che meritano rispetto e competenza ,quando si va a parlare con gli adolescenti.Sono temi che vanno insegnati da specialisti quali sono gli psicologi e non dai singoli insegnanti,sempre con il consenso delle famiglie.
Se una critica debbo fare,è  questa:se uno studente a 14 anni può  scegliere liberamente di essere esonerato dall’insegnamento cattolico,non vedo perché  da quell’età  non possa scegliere di avere un’educazione sessuale anche in contrasto con la famiglia.
E’ maturo per la prima scelta e non per la seconda? Diamo fiducia ai giovani nelle loro scelte ponderate!Le critiche circa una violazione della libertà didattica o dell’autonomia scolastica,francamente mi sembrano pretestuose.Rallegriamoci che non c’è una pedagogia sessuale imposta dallo Stato ( vedi il governo ungherese di Orban), ma che sia appunto  una libera scelta delle famiglie e -speriamo in qualche ragionevole emendamento parlamentare unanime -degli studenti under 14 anni.

Eugenio Tipaldi