
Da qualche anno ormai, si discute sull’introduzione dello psicologo a scuola, tanto che la questione è stata portata in Commissione Cultura al Senato, dove venne depositata nel 2023 una proposte di legge per l’istituzione appunto di questa figura che sia l’OMS e che l’Unicef hanno raccomandato di introdurre.
Un professionista, con questa specializzazione all’interno delle strutture scolastiche, è importante non solo per la prevenzione del disagio e dei disturbi degli studenti, ma anche per intercettare i problemi legati al fallimento, all’abbandono scolastico e alle difficoltà di apprendimento e di rendimento.
Un aiuto inoltre, non solo per gli studenti, ma anche per i genitori e gli insegnanti e dunque appare importante passare da una presenza emergenziale dello psicologo a scuola ad una sua presenza strutturale.
E proprio ieri, il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, intervenendo in Aula durante il question time al ministro Valditara, ha rinnovato il fatto che già il suo partito ha “depositato, al Senato e alla Camera, proposte per introdurre in modo strutturale lo psicologo scolastico. Una misura di prevenzione e di ascolto”, anche se “non tutti gli studenti hanno bisogno dello psicologo. Ma nella vita di ciascuno, soprattutto in età adolescenziale, ci sono fasi di fragilità, e l’assenza di ascolto può generare forme latenti di disagio che, se non intercettate, rischiano di trasformarsi in patologie vere e proprie.
“Per questo la nostra proposta -specifica il senatore- prevede un modello nazionale, con una soglia minima di servizio garantita dallo Stato: uno psicologo ogni quattro scuole, e la possibilità per le Regioni di estendere il servizio.
“L’istituzione di un fondo dedicato e l’annuncio del decreto attuativo per i presìdi territoriali rappresentano segnali importanti e positivi. Così come la collaborazione avviata con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi. Prevenire è un dovere. Perché un ascolto in tempo può evitare una sofferenza più grande”.
Ricordiamo in ogni caso che gli psicologi scolastici lavorerebbero con insegnanti, genitori, personale scolastico e altri professionisti, in qualità di esperti del benessere psicologico, dell’apprendimento, del comportamento e delle relazioni.
E questo proprio perché, l’obiettivo dello psicologo scolastico è quello di “creare un ambiente di supporto all’apprendimento degli studenti, all’insegnamento e al rafforzamento delle relazioni tra famiglie, istituzione scolastica e comunità, contribuendo ad allestire le condizioni affinché questo sia possibile in un contesto complesso”.




