Home Attualità Fidget Spinner, semplice gioco o strumento antistress? Opinioni divergenti, anche a scuola

Fidget Spinner, semplice gioco o strumento antistress? Opinioni divergenti, anche a scuola

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Dopo il cubo di Rubik, i Tamagotchi e i braccialetti di Rainbow Looms, un nuovo gioco è arrivato in Italia divenendo in poche settimane una vera mania.

È il Fidget Spinner, (Fidget che sta per Finger Gadget), la trottola “speciale”, formata da un cuscinetto a sfera attorno al quale ruotano tre dischi che vanno fatti girare tra le dita, a cui è bastato poco tempo per piombare al primo posto nella classifiche di vendita di giochi e giocattoli in tutto il mondo.

Lo scopo del gioco è semplicemente quello di tenere le mani impegnate, diventando ottimo come antistress, per gestire l’ansia e le energie nervose, oltre che un giochino divertente cercando di farli girare più a lungo e più velocemente possibile. Il piccolo gadget impazza tra bambini e ragazzini, ma fa anche impazzire i maestri tanto che dopo esser stati vietati negli Stati Uniti anche in Italia molte scuole stanno facendo altrettanto.

Ma ripercorriamo un po’ di storia di questo piccolo gioco. I fidget spinner sono stati inventati nel 1993 da Catherine Hettinger, una donna di Orlando, in Florida, che – scrive il Post – “voleva costruire un oggetto che aiutasse i bambini a mantenere la concentrazione e a scaricare lo stress, per evitare che diventassero irascibili e violenti fin da piccoli. Hettinger in quel periodo soffriva di miastenia gravis, una malattia neuromuscolare che la rendeva debole, e cercava uno strumento che le permettesse di fare qualcosa con sua figlia”

Triste la storia della Hettinger: brevettò la sua invenzione nel 1997, e provò a venderla a varie aziende di giocattoli e a promuoverla alle fiere ma senza successo tanto che nel 2005 il brevetto è scaduto perché l’inventrice non poteva permettersi i 400 dollari necessari per rinnovarlo.

Tutto questo accadde molto prima della rapida diffusione avvenuta negli Stati Uniti: infatti, dopo essere stati prodotti tra il 2006 e il 2016 soprattutto come antistress per i bambini , hanno avuto il loro vero successo solo grazie ad un articolo uscito lo scorso dicembre su Forbes, intitolato “I fidget spinner sono i giochi da ufficio da avere nel 2017”, il primo che illustrò la novità su un grande giornale.

Nel giro di un paio di mesi, si è iniziato a parlare dei fidget spinner su YouTube, dove sono cominciati ad apparire molti video di ragazzi che li usavano e cominciavano a farci dei “trick”, cioè delle per farci delle specie di evoluzioni trasformando di fatto l’oggetto da antistress da ufficio a vero gioco cult per i bambini e i ragazzi.

Sono molto divergenti le opinioni di studiosi ed esperti in materia di educazione. Da una parte una delle opinioni che si sta diffondendo è che possano diventare pericolosi perché quei dischetti che ruotano così velocemente, potrebbero diventare un’arma impropria e causare anche ferite oltre a non essere cosi di aiuto per la concentrazione.

 

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Altra opinione contrapposta alla prima è l’utilità del gioco come strumento antistress. Proprio sul tema dei fattori positivi del gioco, un studio pilota in un liceo in Georgia, si è focalizzato sulle ‘palline antistress’ del gioco, verificando su un campione di 29 studenti una diminuzione delle distrazioni e un aumento anche delle capacità di scrittura.

Il mio gruppo di ricerca ha studiato a lungo come le persone utilizzano questo tipo di oggetti – ha spiegato Isbister responsabile della ricerca in un articolo di The Conversation ripreso da Scientific American “Nonostante qualche volta possano sembrare una distrazione per gli altri hanno qualche utilità negli adulti, mentre l’utilizzo nei bambini è ancora oggetto di studio”.

Proprio sui bambini con problemi di deficit di attenzione e iperattività, si è concentrato invece lo studio di Julie Schweitzer dell’università della California Davis, pubblicato su Child Neuropsichology. Bimbi con la diagnosi di Adhd cioè “L’attention deficit disorder “che li fa muovere in continuazione impedendo loro di concentrarsi durante la lezione, sono risultati più precisi nell’eseguire dei compiti complessi in laboratorio.

La velocità “travolgente” di queste alette li aiuterebbe a sfogare l’eccesso di energia, focalizzando l’attenzione su quello che davvero merita la lezione.

Il problema, però, è che come sempre si va oltre i naturali benefici su specifici problemi, per cui il gioco finisce per essere utilizzato da tutti andando ben oltre l’effetto calmante, distraendo e contagiando tutti gli studenti rischiano di concentrarsi più sul girare ossessivamente una rotella che su contenuti didattici. Per questi motivi, in alcune scuole ne è vietato l’utilizzo.

Il divieto, tuttavia, potrebbe essere presto aggirato perché è nata una APP per smartphone in grado di riprodurre il gioco in formato digitale.

Forse è meglio permettere ai ragazzi di giocarci, ovviamente nei tempi e nei modi opportuni, se questo li può tenere lontano per una volta i loro occhi da tablet e da smartphone.

 

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