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Fondo per il merito per pagare le funzioni strumentali

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Dagli incontri fra Ministero e sindacati in materia di fondo di istituto iniziati proprio nei giorni scorsi potrebbe arrivare anche una prima soluzione per il problema, delicato e complesso, del “bonus” destinato a premiare i docenti “migliori”.

Come si sa, per questa voce la legge 107 stanzia complessivamente 200 milioni, somma certamente importante se si considera che l’intero fondo di istituto supera di poco i 650 milioni di euro.
A conti fatti si tratta di circa 25mila euro in media per ogni istituzione scolastica (si andrà quindi da un minimo di 18-20mila euro per le scuole più piccole fino ad un massimo di 30-32 per quelle di maggiori dimensioni).
Come potrà essere utilizzata questa somma?
La legge dice che dovranno essere i comitati di valutazone a definire i criteri anche se di fatto fornisce già indicazioni abbastanza precise in merito (si tratterebbe innanzitutto di premiare la “qualità  dell’insegnamento  e  del   contributo   al miglioramento  dell’istituzione  scolastica, 
nonché  del   successo formativo e scolastico degli studenti” senza però trascurare le responsabilità assunte nel coordinamento  organizzativo e didattico e nella formazione
del personale).
Una possibile soluzione sarebbe quella di ridurre il ventaglio delle voci del fondo per il MOF il cui impiego sarebbe così meno vincolato: in pratica potrebbe essere eliminata la voce specifica delle funzioni strumentali che potrebbero d’ora innanzi essere retribuite con il fondo per la il merito (i 200 milioni di cui parla la legge). In tal modo con il fondo per il merito si potrebbe anche retribuire la quota del 10% di collaboratori del dirigente prevista dalla legge, collaboratori che – altrimenti – non si saprebbe come retribuire. Una soluzione del genere potrebbe forse trovare d’accordo gli stessi sindacati che, come è noto, sono del tutto contrari all’idea che la distribuzione del fondo sia rimessa di fatto alle decisioni del dirigente scolastico.
La prossima settimana riprenderanno gli incontri Miur-sindacati proprio sul tema del fondo di istituto e a quel punto ne sapremo qualcosa di più.

 

L’idea potrebbe essere quella di destinarla prioritariamente