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GaE, il Pd sposta la “finestra” dell’aggiornamento di un anno: dal 2017 al 2018

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Le graduatorie ad esaurimento degli insegnanti della scuola non si riapriranno, come previsto, nel 2017/18 ma nell’anno scolastico successivo.

Il Governo lo ha stabilito tramite un emendamento al decreto Milleproroghe 2016, approvato il 2 febbraio dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.

“Il termine per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, già aggiornato per il triennio 2014/2017, – si legge nell’emendamento presentanto dal Pd – è prorogato all’anno scolastico 2018/2019 per il triennio successivo. Conseguentemente, le prime fasce delle graduatorie d’istituto (che derivano dal punteggio delle GaE n.d.r.) per il conferimento delle supplenze sono aggiornate a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020. Restano fermi i termini per l’aggiornamento delle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia”.

La “finestra” per queste ultime, seconda e terza fascia d’istituto, si aprirà quindi nell’anno scolastico 2017/18.

 

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La proroga di un anno delle GaE, invece, per il Partito democratico è funzionale all’immissione in ruolo graduale, nel prossimo triennio, senza che vi siano novità di spostamenti di province o aggiornamenti di punteggio, che potrebbero in qualche modo intralciare la realizzazione delle assunzioni su posti vacanti. Da attuare, come previsto dalla legge, in parallelo ai prossimi vincitori del concorso a cattedra, per esami e titoli.

Un altro emendamento, approvato dalle Commissioni riunite, concede alle Università tempo fino al 30 aprile per stabilire gli indirizzi di programmazione del personale per il triennio 2016-2018. La proroga, spiegano tecnici del settore, “permette di adeguarsi alle novità introdotte dalla legge di stabilità, che garantisce l’assunzione di ricercatori solo alle università virtuose”. 

 

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