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“Genitori sempre più narcisisti. Non riconoscono i propri errori e non rimproverano i loro figli”

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Hanno destato scalpore e molto interesse le dichiarazioni del noto psichiatra Paolo Crepet, rilasciate a Tagadà, programma di approfondimento giornalistico in onda su La 7. Tanti lettori, soprattutto su Facebook, hanno commentato le parole di Crepet che si scaglia contro i genitori, ormai succubi dei figli.

A corredo di queste parole, giungono quelle di Oscar Miotti, psicologo e vicepresidente dell’Ordine del Veneto. Miotti, a Il Gazzettino, è chiaro: “I genitori hanno sempre meno figli. E questo, a livello generale, li porta a essere iperprotettivi. Di fatto portandosi dietro una fragilità narcisistica. Non tollerano di sentirsi inadeguati. E purtroppo sempre più spesso, invece di prendersi carico dei problemi dei loro figli, esternalizzano le difficoltà anche arrivando a picchiare che gliele segnala. Cioè gli insegnanti”.

“Una persona che ha atteggiamenti violenti è una persona in difficoltà. Che rompe il patto educativo che c’è con la scuola. Su questo fronte è importante creare spazi di dialogo e riflessione. Lo psicologo scolastico, ad esempio, può dare il proprio contributo ad appianare problemi che possono sorgere tra genitori e insegnanti. Bisogna recuperare l’attitudine al confronto con gli altri”.

L’escalation di casi di cronaca, con alunni che aggrediscono i loro insegnanti, come avvenuto di recente in provincia di Caserta e nel piacentino, ma anche di genitori che si scagliano contro il corpo docente costringendolo alle cure sanitarie, come accaduto nei giorni scorsi ad Avola, in Sicilia, e a Foggia, si sussegue giorno dopo giorno.

Sabato 17, tre casi: il primo riguarda la vicenda di Valle del Savio, in Emilia Romagna, protagonista un alunno che ha sferrato un pugno in faccia al docente.

Poi la notizia del lancio di una bottiglietta, con ghiaccio, tirata dal docente di educazione fisica di una scuola media di Torino all’alunno, costretto alle cure ospedaliere.

Infine studente di scuola media che usava in classe il proprio cellulare senza seguire la lezione che ha colpito il docente che lo aveva rimproverato.