Home Politica scolastica Gli insegnanti calabresi continuano le proteste

Gli insegnanti calabresi continuano le proteste

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In questi giorni è in dirittura di arrivo il DdL 1934 al Senato, che sancisce il definitivo declino della Scuola Statale Pubblica, così come prevista dalla Costituzione.
Renzi tenta anche di dividere il mondo della Scuola con il famoso ricatto sulle assunzioni dei precari che si possono benissimo fare per decreto scorporato dal resto della Riforma.
Gli insegnanti calabresi dicono no!
No alla riforma che prevede la effettiva privatizzazione della scuola, la fine del diritto allo studio e la precarizzazione di tutti i lavoratori con l’introduzione dl job-acts anche nella scuola.
Dopo le innumerevoli azioni svolte in maniera congiunta e coordinata in tutta Italia, i flash mob, il boicottaggio studentesco delle prove invalsi, i cortei con gli studenti, gli scioperi del 24 aprile, 5 maggio, 12 maggio e blocco degli scrutini finali, ora anche lo sciopero della fame a staffeta a Lamezia.
Iniziato a Bologna con prosecuzione a Ferrara fino a mercoledì, riparte proprio da mercoledì 17 giugno alle 16.30 a Lamezia Terme in piazza della Repubblica il testimone dello sciopero contro il ddl “Buona Scuola” .
Si protrarrà fino a domenica ogni giorno dalle 08.45 alle 20.30. Il Testimone verrà ripreso per raccogliere quindi le testimonianze, le riflessioni e i pensieri di chiunque vorrà lasciare il proprio segno.
L’invito quindi a partecipare è rivolto a tutti, lavoratori, studenti, famiglie e quanti intendono difendere la scuola statale pubblica.

Lip Calabria