Home La Tecnica consiglia Graduatorie insegnanti di religione, Lombardia ferma: sindacati FENSIR e SAIR chiedono chiarezza

Graduatorie insegnanti di religione, Lombardia ferma: sindacati FENSIR e SAIR chiedono chiarezza

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A oltre due mesi dalla conclusione delle prove orali per il concorso straordinario degli insegnanti di religione cattolica nella scuola secondaria (DD 1328 del 29/05/2024), in Lombardia non si ha ancora notizia della pubblicazione delle graduatorie regionali, suddivise per diocesi, come previsto dal bando. Un ritardo che inizia ad assumere contorni grotteschi e che rischia di compromettere il corretto svolgimento delle successive fasi di immissione in ruolo.

A sollevare con forza la questione è la FENSIR – Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca, insieme al sindacato federato SAIR, che in data 17 giugno 2025 ha protocollato una formale istanza di accesso agli atti presso l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. Le organizzazioni sindacali chiedono di ottenere copia delle graduatorie predisposte, dei verbali delle commissioni, delle schede di valutazione e – fatto ancora più significativo – di tutti gli atti interni che possano aver causato il blocco della pubblicazione.

Durissima la presa di posizione del segretario generale nazionale FENSIR, prof. Giuseppe Favilla, lui stesso concorrente della procedura:

“Il numero di coloro i quali hanno presentato la domanda è stato di 848 candidati, sappiamo che alcuni hanno rinunciato e non si sono presentati. Parliamo di colleghi e colleghe alle soglie della pensione. Le due commissioni hanno avuto tutto il tempo per redigere l’unica graduatoria regionale, per poi con un semplice filtro dividerla per diocesi… perché tutto questo ritardo, a quale vantaggio?
Sicuramente è vero che ci sono ancora oltre due mesi prima della presa di servizio, ma i colleghi e le colleghe devono avere il tempo di controllare, anche con gli stessi sindacati, la correttezza dei punteggi assegnati al servizio e ai titoli. Ridursi all’ultimo giorno e a ben quattro mesi dopo la fine della procedura crediamo che questa si tratta sì di cattiva amministrazione della cosa pubblica e per lo più a discapito proprio dei lavoratori della scuola, precari endemici dell’istruzione.”

Alle sue parole si aggiunge il commento della prof.ssa Mariangela Mapelli, segretaria nazionale del SAIR:

“Sappiamo benissimo anche del malcontento di alcuni colleghi e alcune colleghe riguardo la valutazione ottenuta in sede d’esame, ma sappiamo benissimo che la valutazione orale, nonostante le griglie di valutazione già predisposte, è qualcosa di immediato e difficilmente si può renderlo oggettivo. Nessun ricorso, dopo un lungo confronto con i colleghi malcontenti, è stato predisposto!
Piuttosto abbiamo incoraggiato i nostri colleghi lombardi: qualunque fosse stata la loro posizione in graduatoria, nell’arco di pochi anni, i più giovani di servizio – cioè a dire i semplici triennalisti – saranno in ruolo. Parliamo di massimo 10 anni, salvo drastiche riduzioni dell’organico. Ed è sempre meno tempo trascorso di chi a settembre sarà in ruolo dopo quasi 30 anni.
Nella fase di pubblicazione staremo ancora vicino ai nostri colleghi per il controllo dei punteggi attribuiti e che possono già controllare sui siti della FENSIR e del Nuovo SAIR”.

La situazione si inserisce in un clima generale di incertezza e malcontento, in cui la trasparenza e la tempestività dell’azione amministrativa sembrano essere state abbandonate. Le organizzazioni sindacali attendono ora una risposta formale dall’USR Lombardia entro i termini di legge. Ma il messaggio politico è già chiaro: non si può continuare a giocare con il destino professionale di centinaia di docenti, in attesa di una risposta che, a questo punto, non è solo burocratica, ma anche profondamente etica.

Redazione Fensir & SAIR

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