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I consigli delle first ladies

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In un momento di incertezza politica e di crisi profonda, anche del nostro sistema scolastico, c’è chi, pur non avendo una responsabilità politica diretta, prova a dare dei consigli utili a chi, in questo momento, ha il gravoso compito di prendere delle decisioni anche sulle riforme della scuola.
Chi sono queste figure così discrete e così influenti da poter condizionare, nel senso positivo del termine, i nostri leader politici?
Sono le first ladies o per dirla all’italiana le consorti del nostro primo ministro e del segretario del partito democratico.
La prima è Gianna Fregonara moglie di Enrico Letta. La Fregonara scrive per il Corriere della Sera e si interessa anche di scuola. Ultimamente, nel giornale per cui scrive, ha scritto un articolo dal titolo ”A scuola c’è un anno di troppo” nel quale sostiene senza riserve che la riduzione di un anno del nostro percorso di studi farebbe la felicità dei ragazzi e, secondo una parte consistente di pedagogisti ed esperti, anche il loro bene. Sarebbe una boccata d’ossigeno per le casse dello Stato: risparmio stimato, tre miliardi. Piace ai professori universitari e agli imprenditori.
Contrari, senza se e senza ma, i sindacati della scuola. In questo articolo si intravede, senza alcun dubbio, il favore della Fregonara a ridurre di un anno le scuole secondarie di secondo grado. Infatti nel suo articolo è scritto che la soluzione più a portata di mano resta quella di rivedere i programmi delle superiori e tagliare a fine percorso.
La seconda first lady è la signora Renzi, Agnese Landini, che insegna lettere in una scuola secondaria di secondo grado, da docente precaria. Anche Agnese consiglia il marito sui bisogni e le necessita del nostro sistema scolastico. Infatti in una recente intervista fatta alla Nazione di Firenze, sostiene di essere molto orgogliosa delle parole pronunciate dal marito dopo la sua proclamazione a segretario del partito Democratico.
“Quello della scuola è l’unico ambito – afferma la moglie di Renzi – in cui si sente competente per parlare, anche in termini di provvedimenti politici, con piena conoscenza, per esperienza diretta personale e per avere ascoltato la voce di tanti colleghi precari”.
“Sì – afferma con convinzione Agnese Landini – sulla scuola posso aprirgli uno squarcio sulla realtà. Lui va spesso nelle scuole, ma alle elementari, io gli spiego cosa succede alle superiori”. Questi esempi di mogli di leader politici di primo piano, che si interessano di temi del nostro sistema scolastico, ci dà l’idea di essere in presenza di first ladies esperte di scuola che danno i loro consigli politici. Noi speriamo soltanto che siano consigli ben dati, per l’interesse della scuola pubblica, dei cittadini e degli insegnanti. in verità dalle dichiarazioni pubbliche fatte da Letta e Renzi, si riscontrano diversi punti che sono il pensiero espresso dalle loro consorti, forse è a loro che dovremmo rivolgerci per fare proposte perché l’Italia torni ad avere un sistema scolastico degno di un grande Paese.