Home Politica scolastica Il 15 luglio un altro sit-in: appuntamento a Montecitorio

Il 15 luglio un altro sit-in: appuntamento a Montecitorio

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Sarà un’estate probabilmente più “calda” del solito quella del 2014. Almeno sul fronte scolastico. Al sit-in del 14 luglio programmato dall’Unicobas, aperto a tutte le associazioni e sigle sindacali, si aggiunge quello organizzato davanti a Montecitorio, il giorno dopo, dall’Assemblea delle scuole. In entrambi i casi la protesta nasce per opporsi alle decisioni del Governo.

La decisione è arrivata a seguito di un incontro dei vari rappresentanti presso l’Associazione “il cielo sopra l’Esquilino”, su proposta del Coordinamento Scuole Roma e dei Lavoratori Autoconvocati. “Al centro dell’incontro – informa un comunicato – le proposte del governo Renzi: aumento sino a 36 ore dell’orario di lavoro per i docenti; apertura delle scuole fino alle 22; eliminazione dell’ultimo anno della scuola secondaria superiore; abolizione delle graduatorie di Istituto. Proposte giudicate dall’assemblea “estremamente pericolose perché indirizzate a un preciso scopo: dividere il mondo della scuola mettendo in conflitto docenti di ruolo malpagati e docenti precari, personale della scuola e famiglie, e così via”.

Durante l’incontro sono stati ribaditi alcuni punti: “Difesa del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di fronte al tentativo di emanare modifiche di orario, competenze, retribuzioni per via legislativa; Difesa della qualità del lavoro docente contro ogni pretesa di orari incompatibili con una seria offerta formativa; Convinzione che la proposta educativa delle scuole passa in primo luogo attraverso i suoi organi di democrazia incompatibili con gestioni autoritarie di molti Dirigenti Scolastici”.

A proposito dell’apertura delle scuole per un maggior numero di ore, l’Assemblea ha ribadito la propria convinzione dell’importanza di una scuola aperta al territorio, ma ha anche speso parole critiche per “la demagogia delle proposte del governo visto che finora a tagliare il tempo scuola (Tempo Pieno, Moduli, Materie, ecc) è stato proprio il Ministero. Una proposta seria si dovrebbe basare in primo luogo su un aumento di personale”.