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Inaugurazione anno accademico Università di Padova, Emma Ruzzon toglie la camicia nera contro la repressione

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Il 13 febbraio, l’Università di Padova ha celebrato l’inaugurazione del suo anno accademico nell’aula magna di Palazzo Bo. Dopo i saluti istituzionali e il discorso della rettrice Daniela Mapelli, Emma Ruzzon, presidente del Consiglio degli studenti, ha preso la parola affrontando diverse questioni di rilevanza sia locale che globale.

Ruzzon ha esortato i presenti a considerare le difficoltà concrete che gli studenti affrontano quotidianamente, come le difficoltà economiche, le preoccupazioni per il futuro e le problematiche legate alla salute mentale. Ha invitato a guardare i compagni di corso costretti a rinunciare agli studi a causa di problemi finanziari, o chi lotta quotidianamente con ansia e isolamento.

Nel suo intervento, la studentessa ha criticato le politiche che, a suo dire, limitano l’accesso al sapere e creano disuguaglianze. Ha menzionato i tagli ai finanziamenti universitari e il DDL Bernini, che a suo parere precarizzano ulteriormente la situazione degli studenti e dei lavoratori del settore. Ha espresso preoccupazione per i tentativi di controllo su docenti, studenti e lavoratori da parte dei servizi segreti, sottolineando che il sapere non dovrebbe essere un privilegio.

La presidente del Consiglio degli studenti ha rivolto un appello alle istituzioni affinché l’università rimanga un luogo di confronto e non diventi un ostacolo alla comprensione delle problematiche esterne. Ha inoltre sollecitato l’ateneo a contrastare i tentativi di limitare la libertà di insegnamento e di indebolire l’università stessa. Ruzzon ha puntato il dito contro la classe politica e il governo, criticando la gestione dei media, le politiche sull’immigrazione e le disuguaglianze sociali. Ha menzionato i ritardi nell’erogazione delle borse di studio e i tagli ai fondi per le università.

Verso la fine del suo intervento, Emma Ruzzon si è rivolta direttamente alla sua generazione, invitandola a non arrendersi alle definizioni negative e a lottare per i propri diritti. Ha concluso il suo discorso con un gesto simbolico, togliendosi la camicia nera che indossava.