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Inps, maternità: il voucher per i servizi di baby sitting non sarà più cartaceo

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Con la circolare n. 75 del 6 maggio 2016 l’Inps fornisce ulteriori indicazioni in merito alla possibilità per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi, in alternativa al congedo parentale, voucher per la fruizione di servizi di baby sitting, ovvero un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, per un massimo di sei mesi.

Tale opportunità, dapprima introdotta in via sperimentale per il triennio 2013 – 2015, è stata prorogata anche per l’anno 2016 dalla legge di stabilità.

La circolare in commento spiega che è stata realizzata una procedura che introduce nuove funzionalità internet per l’assegnazione dei voucher babysitting e per la successiva gestione, senza più ricorrere alla consegna dei buoni cartacei in sede.

Per operare nella procedura telematica è necessario che la mamma si munisca di PIN, anche nel caso in cui la domanda di accesso al beneficio sia stata presentata tramite patronato.

In alternativa al PIN l’accesso alla procedura è consentito anche mediante autenticazione tramite CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

La madre, riconosciuta beneficiaria dei voucher babysitting, opera al pari di un committente che utilizzi la procedura telematica per gli adempimenti connessi alle nuove funzionalità introdotte:

  • registrazione del committente;
  • accredito del prestatore e richiesta ed attivazione della Inps card presso l’Ufficio postale;
  • comunicazione all’Inps da parte del committente prima dell’inizio della prestazione consuntivazione ad opera del committente al termine della prestazione.

La madre, munita di PIN, CNS o SPID, accede alla procedura per l’assegnazione del bonus, tramite la voce di menu “Committente/datori di lavoro (accesso con PIN)”, presente nel menù delle funzionalità del Lavoro accessorio e sceglie di agire come committente/persona fisica.

 

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Tramite la voce “Appropriazione Bonus” la madre entra in possesso del bonus, che, in modalità telematica, andrà a far parte dell’importo disponibile utilizzabile per il pagamento delle prestazioni rese dalla persona che si prende cura del bambino.

Per accedere alla funzionalità e confermare l’appropriazione, la madre deve inserire i seguenti dati obbligatori:

  • Codice fiscale della madre;
  • Codice fiscale del bambino;
  • Numero di domanda;
  • Anno di riferimento.

La mamma deve procedere all’appropriazione del bonus nel termine di 120 giorni dalla ricevuta di accoglimento della domanda tramite i canali telematici.

La mancata appropriazione del bonus nel termine suddetto viene considerata come tacita rinuncia allo stesso.

Entro 24 mesi dall’appropriazione del bonus riconosciutole, la mamma è tenuta a restituire le mensilità di cui non ha usufruito tramite l’apposita funzionalità.

La madre che, dopo l’appropriazione del bonus, intenda rinunciare ad una o più mensilità erogate, può farlo, pertanto, attraverso la funzione “Restituzione Bonus”.

Per accedere alla funzionalità deve inserire i seguenti dati obbligatori:

  • Codice fiscale della madre;
  • Codice fiscale bimbo;
  • Numero di domanda;
  • Anno di riferimento.

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