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Italiano per stranieri: la nuova classe di concorso

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L’Italiano L2 entra scuola per i ragazzi stranieri che avranno accanto docenti specializzati nell’aiutarli ad abbattere la prima barriera che li separa dai compagni italiani. 

Sono oltre 800 mila i figli di immigrati nelle nostre scuole e se moltissimi di essi arrivano in classe conoscendo l’italiano, per molti altri la lingua è un ostacolo che può segnare negativamente tutta la loro carriera scolastica. 

Da qui l’“alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda” con cui sono previsti  “corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana” e un relativo potenziamento del numero di docenti negli istituti più multietnici. 

LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.

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Per questo sarebbe stata implementata la classe di concorso A23, “Lingua italiana per discenti di lingua straniera”, alla quale potrà accedere solo chi, oltre alla laurea, ha “titoli di specializzazione italiano L2 individuati con specifico decreto del Ministro dell’istruzione”. 

Fino a oggi, nonostante abbiano  frequentato corsi di laurea e master e conseguito certificazioni, gli insegnanti di italiano L2 hanno potuto esercitare per lo più attraverso progetti sperimentali  avviati da realtà del terzo settore, mentre è spesso capitato che per  insegnare l’italiano agli alunni stranieri vengono impiegati docenti di lettere, anche privi di una formazione specifica.

D’ora in poi la nuova classe di concorso permetterebbe alla scuola di assumere un docente di italiano L2, con abilitazione e titolo specifico: il “prof degli stranieri” insomma